Un film multiforme e ricco di temi
“Emilia Perez”, il nuovo film di Jacques Audiard, presentato in concorso al Festival di Cannes, è un’opera multiforme che mescola diversi generi e temi. Si tratta di un musical che racconta la storia di Emilia Perez, un boss di un cartello messicano che decide di cambiare sesso e cercare una nuova vita. Il film si presenta come una crime story, con scene di violenza e inseguimenti, ma anche come un percorso di redenzione e una storia d’amore.
La protagonista, Emilia, è interpretata da Karla Sofía Gascón, un’attrice transgender spagnola nota per la sua partecipazione a diverse telenovelas. Inizialmente vediamo Emilia come un boss spietato, con denti d’oro, tatuaggi e mitra in mano. Ma, in fuga dalla polizia, decide di cambiare vita e si sottopone a un intervento per cambiare sesso, diventando così “la donna che aveva sempre voluto essere”.
Dopo l’operazione, Emilia si trasferisce a Tel Aviv e cerca di ricostruire la sua vita. Dieci anni dopo, sente la mancanza dei suoi figli e decide di contattarli, spacciandosi per una “vecchia zia” che arriva dal passato. Li ospita nella sua enorme villa a Città del Messico e, tra felici intermezzi musicali, inizia un percorso di redenzione. Grazie al suo nuovo corpo e alla prospettiva materna, Emilia scopre un’inedita umanità e crea una onlus per aiutare i desaparecidos, le vittime della criminalità locale.
Il femminismo involontario e la redenzione
“Emilia Perez” presenta un paradosso interessante, nel segno di un femminismo forse del tutto involontario. Emilia, da uomo, è un delinquente, mentre da donna si redime e scopre l’amore per gli altri. Questo tema è in linea con l’interesse di Audiard per i personaggi “al tappeto”, come ha detto lo stesso regista: “Mi piace rappresentare gli uomini quando sono al tappeto”.
Il film esplora anche il tema della maternità, un tema complesso e delicato che viene affrontato con sensibilità. Emilia, dopo aver rinunciato alla sua vita precedente, scopre un nuovo amore per i suoi figli e cerca di rimediare agli errori del passato. La sua trasformazione fisica e interiore è accompagnata da un’evoluzione emotiva che la porta a riscoprire la sua umanità.
Un cast di talento e un regista pluripremiato
“Emilia Perez” vanta un cast di talento, con Karla Sofía Gascón nel ruolo principale e Selena Gomez nel ruolo della moglie di Emilia. Il film è diretto da Jacques Audiard, un regista francese pluripremiato che ha già vinto la Palma d’oro a Cannes per “Dheepan – Una nuova vita”, il Grand Prix Speciale della Giuria per “Il profeta” e il Prix du scénario per “Un héros très discret”.
Audiard è noto per il suo stile realistico e la sua capacità di raccontare storie complesse e coinvolgenti. “Emilia Perez” promette di essere un’opera intensa e ricca di spunti di riflessione, che affronta temi attuali come l’identità di genere, la redenzione e la violenza. Il film è destinato a suscitare interesse e dibattito, sia per la sua trama originale che per la sua interpretazione convincente.