Lo Yemen diviso tra fazioni in guerra
Lo Yemen è un Paese diviso da un conflitto che dura ormai da dieci anni, con gli Houthi, miliziani sciiti sostenuti dall’Iran, al centro della contesa. Dal 2014, dopo una ribellione armata contro la dirigenza sunnita del Paese, controllano la capitale Sanaa, i ministeri, la Banca centrale e vaste regioni del centro e del nord.
L’Arabia Saudita, che ha guidato una coalizione anti-Houthi dal 2015, ha mantenuto un atteggiamento cauto rispetto alla crescente contrapposizione tra gli Stati Uniti e gli Houthi, in particolare dopo gli attacchi alle navi nel Mar Rosso. Le forze yemenite filo-saudite e quelle sostenute dagli Emirati Arabi Uniti controllano il centro-sud del Paese, incluso il porto di Aden, in una situazione di continua rivalità.
Le regioni orientali dello Yemen sono invece dominate dal qaidismo locale, lo stesso movimento in cui si era formato Osama bin Laden.
L’arsenale degli Houthi
Il governo filo-iraniano di Sanaa, guidato dal leader Abdel Malek Houthi, ha sviluppato un arsenale militare che gli permette di colpire obiettivi a distanza anche di duemila chilometri con missili balistici e droni di fabbricazione iraniana. Negli ultimi anni, gli Houthi hanno attaccato installazioni petrolifere saudite ed emiratine, oltre al porto israeliano di Eilat e il centro di Tel Aviv.
La tregua e il disgelo politico
Nel 2022, le parti in conflitto hanno raggiunto un accordo per una tregua, e il disgelo politico e diplomatico tra Iran e Arabia Saudita, mediato dalla Cina, ha accelerato il dialogo tra Houthi e Riad, prolungando il cessate il fuoco.
L’entrata in guerra contro Israele
Il 7 ottobre, il leader Houthi ha annunciato l’entrata del suo governo nel conflitto contro Israele a fianco di Hamas e del cosiddetto ‘asse della resistenza’ guidato dall’Iran. Da allora, le forze yemenite hanno attaccato numerose navi cargo e petroliere dirette verso Israele.
La risposta internazionale
La crescente tensione nel Mar Rosso ha portato gli Stati Uniti a creare una coalizione marittima, Prosperity Guardian, e l’Unione Europea a lanciare la missione Aspides per proteggere la libertà di navigazione.
Le implicazioni del conflitto
L’entrata degli Houthi nel conflitto contro Israele rappresenta un’escalation significativa che potrebbe avere conseguenze destabilizzanti per la regione. La crescente tensione nel Mar Rosso potrebbe portare a un’ulteriore escalation militare e compromettere la sicurezza marittima, con ripercussioni sull’economia globale e sulla stabilità politica della regione. L’incertezza sul futuro del conflitto in Yemen rimane alta, con la minaccia di una nuova fase di violenza e di un’ulteriore destabilizzazione del Paese.