Aggressione e rapina a una coetanea a Rovigo
La Squadra Mobile di Rovigo ha condotto un’indagine che ha portato all’interrogatorio di sei minorenni, accusati di aver aggredito una coetanea e averle sottratto il cellulare. L’episodio, avvenuto a maggio, è stato denunciato dalla madre della vittima, che ha raccontato come la figlia sia stata attirata da alcuni coetanei nei giardini dietro il Tempio La Rotonda, nel centro di Rovigo.
La ragazza è stata accerchiata dai giovani, che l’hanno aggredita tirandole i capelli e lanciandole oggetti contro. Durante l’aggressione, i minorenni avrebbero ripreso la scena con i loro smartphone e minacciato la vittima con una pistola e un coltellino.
Le indagini hanno portato al sequestro di una pistola ad aria compressa e un coltellino con apertura a “farfalla” in possesso di uno degli indagati.
Indagini e accuse
I sei minorenni, di cui quattro hanno un’età inferiore ai 14 anni, sono stati interrogati e sottoposti a perquisizioni domiciliari. Sono accusati di percosse, minaccia e violenza privata in concorso. Uno dei giovani è anche indagato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.
L’attività investigativa è stata avviata a maggio, su denuncia della madre della vittima. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Rovigo sotto la direzione della Procura minorile veneziana.
Il commento del Questore
“L’attività della Squadra Mobile rodigina, sotto la direzione della Procura minorile veneziana – ha detto il questore Gianni Scali – fa seguito a quella svolta per fatti analoghi avvenuti lo scorso ottobre in occasione del ‘Marti Franco’ e che testimonia la costante attenzione di tutti gli organi inquirenti rispetto ai fatti delittuosi da parte di minorenni. Episodi spesso immortalati e poi diffusi tramite social, che non devono essere sottovaluti semplicemente in ragione della minore età dei protagonisti, spesso per primi erroneamente convinti dell’assenza di conseguenze per le proprie azioni commesse in giovane età.”
La gravità del fenomeno
L’aggressione a Rovigo è un triste esempio di un fenomeno in crescita: la violenza tra minorenni, spesso ripresa e diffusa sui social media. È fondamentale che le istituzioni e le famiglie si impegnino per prevenire e contrastare questo tipo di comportamenti, educando i giovani al rispetto della legge e alla non violenza.