Saied si ricandida: “Un sacro richiamo della patria”
Il presidente tunisino uscente Kais Saied ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 6 ottobre prossimo. La notizia è stata diffusa tramite un video rilanciato dalla stessa presidenza, registrato a Borj el-Kadhra, nel profondo sud del Paese. Nel video, Saied ha motivato la sua decisione affermando di sentirsi in dovere di rispondere al “sacro richiamo della patria”.
Saied ha sottolineato di “non avere altra scelta” che candidarsi e “continuare il cammino della lotta”. Le sue parole sono state pronunciate in un contesto di crescente instabilità politica in Tunisia, con un’opposizione che si è sempre più critica nei confronti della sua gestione del potere.
“Ho scelto questo luogo, simbolo di forza e di orgoglio, per ricordare che la Tunisia è una nazione unita, dall’estremo nord all’estremo sud, e rimarrà unita”, ha affermato Saied, sottolineando l’unità nazionale come un elemento chiave della sua campagna.
Un appello alla trasparenza e alla non corruzione
Nel suo annuncio, Saied ha lanciato un appello alla trasparenza e alla non corruzione, invitando i sostenitori dei candidati a “fare attenzione a ogni tipo di inganno” e a “non accettare un millesimo da nessuno”. Il presidente ha anche ribadito la sua convinzione che il potere non debba essere personificato, sottolineando che “siamo tutti di passaggio e resterà solo la Tunisia”.
Queste parole suggeriscono un’intenzione di Saied di combattere la corruzione e di promuovere una politica basata sul servizio al Paese e non sugli interessi personali. Resta da vedere se questo messaggio riuscirà a convincere gli elettori tunisini, molti dei quali sono delusi dalla situazione economica e politica del Paese.
Le sfide per Saied
La ricandidatura di Saied rappresenta un momento cruciale per la Tunisia. La sua vittoria alle elezioni del 2019 è stata vista come un segno di cambiamento, ma la sua gestione del potere ha diviso l’opinione pubblica. Le sfide che dovrà affrontare sono numerose, a partire dalla crisi economica che affligge il Paese, passando per la crescente instabilità politica e la necessità di riconciliare le diverse fazioni politiche. La sua capacità di affrontare queste sfide sarà determinante per il futuro della Tunisia.