La condanna di Gershkovich e la reazione di Biden
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso la sua forte condanna per la condanna a 16 anni di carcere in Russia del giornalista americano Evan Gershkovich, corrispondente del “Wall Street Journal”. Biden ha definito la condanna un’ingiustizia, sottolineando che Gershkovich “non ha commesso alcun crimine”.
Secondo Biden, Gershkovich è finito nel mirino del governo russo semplicemente per essere un giornalista e un cittadino americano. “Stiamo spingendo per il rilascio di Evan e continueremo a farlo”, ha affermato il presidente, ribadendo che il giornalismo non è un reato.
Biden ha anche ricordato che fin dal primo giorno della sua amministrazione, la priorità è stata quella di cercare il rilascio di Gershkovich, di Paul Whelan, un ex marine americano detenuto in Russia, e di tutti gli americani ingiustamente detenuti all’estero.
Il caso Gershkovich e le tensioni tra Stati Uniti e Russia
Il caso Gershkovich è l’ultimo episodio di una lunga serie di tensioni tra Stati Uniti e Russia. Le relazioni tra i due paesi sono state sempre complicate, ma negli ultimi anni si sono ulteriormente deteriorate a causa della guerra in Ucraina, delle sanzioni economiche e delle accuse di spionaggio.
Gershkovich è stato arrestato a marzo 2023 a Ekaterinburg, in Russia, con l’accusa di spionaggio. Il governo russo sostiene che il giornalista stesse raccogliendo informazioni riservate per conto del governo americano. Gershkovich e il “Wall Street Journal” hanno sempre negato le accuse, definendole infondate e strumentali.
Il caso Gershkovich ha suscitato forti proteste da parte della comunità internazionale, con molti che lo hanno definito un attacco alla libertà di stampa. L’Unione Europea, il Regno Unito e altri paesi hanno condannato la condanna di Gershkovich, chiedendo il suo immediato rilascio.
Il futuro di Gershkovich e le relazioni USA-Russia
La condanna di Gershkovich è un duro colpo per la libertà di stampa e per le già fragili relazioni tra Stati Uniti e Russia. Il caso potrebbe avere conseguenze a lungo termine, influenzando la collaborazione tra i due paesi in diversi settori. Non è chiaro quale sarà il futuro di Gershkovich, ma la sua liberazione è una priorità per l’amministrazione Biden. Il caso pone anche la questione della sicurezza dei giornalisti che lavorano in zone di conflitto o in paesi con regimi autoritari. È fondamentale che la comunità internazionale continui a vigilare e a difendere la libertà di stampa, un pilastro fondamentale di una società democratica.