Udine rifiuta il patrocinio per Italia-Israele
Il Comune di Udine ha deciso di non accogliere la richiesta di patrocinio per la partita di calcio Italia-Israele, in programma allo stadio Friuli il 14 ottobre nell’ambito della Nations League. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale, che ha ritenuto la scelta di patrocinare la partita “divisiva”, in considerazione del conflitto in corso in Israele. L’amministrazione comunale ha confermato la notizia all’ANSA, spiegando nel dettaglio le motivazioni della decisione, attenendosi al regolamento per la concessione del patrocinio.
Motivazioni della decisione
Secondo quanto comunicato dall’amministrazione comunale, la decisione di non patrocinare la partita è stata presa in base al regolamento per la concessione del patrocinio. La Giunta ha ritenuto che la scelta di patrocinare l’evento sarebbe stata “divisiva”, in quanto Israele è uno stato in guerra. La decisione è stata presa con l’obiettivo di evitare di alimentare tensioni o polemiche in un momento delicato per la situazione internazionale.
Un dilemma tra sport e politica
La decisione del Comune di Udine solleva un dilemma tra sport e politica. Da un lato, il calcio è spesso visto come uno strumento di unione e di scambio culturale, capace di superare le divisioni. Dall’altro, la situazione in Israele è complessa e conflittuale, e la scelta di patrocinare un evento sportivo potrebbe essere interpretata come un’adesione a una parte in conflitto. Il Comune di Udine ha optato per la neutralità, cercando di evitare una scelta che potesse essere percepita come divisiva.