70 anni di scoperte e collaborazioni internazionali
Il Cern, il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo, celebra i suoi 70 anni di attività con un ricco programma di eventi. Il Cern ha una storia gloriosa, con scoperte scientifiche monumentali, sviluppi tecnologici di punta e collaborazioni internazionali che hanno coinvolto 17mila persone di 110 nazionalità. Tra le scoperte più importanti, quella del bosone di Higgs, una particella fondamentale per la formazione della materia. “Il Cern studia i costituenti più piccoli della materia e dell’universo e le leggi della natura al livello più fondamentale, una missione scientifica che ha prodotto risultati eccezionali”, afferma Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern. “Il Cern, nell’arco della sua storia, ha anche formato decine di miglia di giovani”, aggiunge Gianotti.
Un impatto significativo sulla società
Oltre alla ricerca scientifica, il Cern ha avuto un impatto significativo sulla società, con lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia come il World Wide Web e gli acceleratori utilizzati per curare i tumori. “Altrettanto importante è il grandissimo numero di tecnologie d’avanguardia sviluppate dal Cern, che hanno avuto e continuano ad avere un grande impatto sulla società”, sottolinea Gianotti.
Il ruolo fondamentale dell’Italia
L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del Cern, con Edoardo Amaldi tra i padri fondatori e tre direttori generali su 16 italiani. “L’Italia, attraverso l’Infn, le università e l’industria continua ad eccellere in un ambiente internazionale altamente competitivo”, afferma Gianotti. “Il Cern è un grande esempio del valore della scuola italiana di fisica e della nostra ricerca e della capacità industriali del nostro Paese.”
Un futuro ‘brillantissimo’
Il futuro del Cern si annuncia “brillantissimo”, con il potenziamento dell’acceleratore Lhc per fornire fasci di protoni più intensi e un maggior numero di collisioni a partire dal 2029. “Fra le attese, le più importanti riguardano la possibilità di studiare con più precisione il bosone di Higgs”, afferma Gianotti. “Avere a disposizione più dati per studiare questa particella ancora in parte misteriosa permetterà di fare passi in avanti importanti.”
Nuove frontiere della ricerca
Le ricerche future, con il Future Circular Collider, un acceleratore molto più potente allo studio, “potranno inoltre permetterci di esplorare energie senza precedenti e quindi di cercare risposte a domande ancora aperte, come quelle sulla composizione della materia oscura e sulla simmetria fra materia e antimateria nell’Universo.”
Un futuro promettente per la ricerca fondamentale
Il Cern rappresenta un faro di speranza per la ricerca fondamentale, un luogo dove la curiosità umana si spinge oltre i confini del conosciuto. Le nuove tecnologie e le collaborazioni internazionali promettono un futuro ricco di scoperte che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo.