Cessazione vitalizio confermata per Costi e Longo: la Camera ribadisce l’etica del ruolo istituzionale
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La sentenza del Collegio di Appello
La presidente del Collegio di Appello della Camera, Ylenja Lucaselli, ha firmato la sentenza che conferma la cessazione del trattamento economico vitalizio per gli ex deputati Robinio Costi e Pietro Longo. La decisione, emessa oggi, conferma la precedente cancellazione del trattamento avvenuta nel 2015 a seguito di condanne penali nei confronti dei due ex parlamentari.
La sentenza del Collegio di Appello, a seguito del ricorso in appello presentato da Costi e Longo, ribadisce l’importanza di una condotta etica da parte dei rappresentanti delle istituzioni. In un passaggio significativo, la sentenza sottolinea che “risulta essere un interesse pieno e incondizionato delle Assemblee parlamentari quello di garantire” che “la condotta degli appartenenti alle Assemblee stesse risponda a quei criteri etici che certamente non possono considerarsi allineati alla commissione di reati quali quelli che rilevano nella controversia in esame”.
Il ruolo etico dei rappresentanti delle istituzioni
La sentenza del Collegio di Appello pone l’accento sul ruolo etico dei rappresentanti delle istituzioni. L’affermazione che “la condotta degli appartenenti alle Assemblee stesse risponda a quei criteri etici” evidenzia la necessità di un comportamento moralmente irreprensibile da parte dei parlamentari. La commissione di reati, come quelli che hanno portato alla condanna di Costi e Longo, è considerata incompatibile con il ruolo di rappresentante delle istituzioni.
Questa sentenza ribadisce il principio di responsabilità e di integrità che dovrebbe caratterizzare l’operato dei membri del Parlamento. La condotta etica è un elemento fondamentale per la credibilità e la fiducia nelle istituzioni.
Riflessioni sulla sentenza
La sentenza del Collegio di Appello rappresenta un importante segnale di attenzione verso l’etica del ruolo istituzionale. La conferma della cessazione del vitalizio per i due ex deputati condannati è un chiaro messaggio di intolleranza nei confronti di comportamenti che ledono la fiducia nella politica. È importante che le istituzioni si impegnino a garantire la trasparenza e l’integrità dei propri membri, promuovendo una cultura di responsabilità e di rispetto delle regole.
