Un festival al femminile per la ripartenza
Nel cuore del centro storico di Modigliana (Forlì-Cesena), dal 19 al 21 luglio, torna “Terra Mossa”, il festival che ha preso vita come risposta agli sconvolgimenti del territorio causati dall’alluvione di un anno fa. Quest’anno, il festival si veste di un’anima interamente femminile, con un programma ricco di musica, teatro e arte, che celebra la ripartenza e la creatività delle donne.
“Un frutto di territorio e di periferia, ma senza complessi di inferiorità”, spiegano gli organizzatori, sottolineando la vocazione locale del festival e la sua capacità di valorizzare la cultura e l’arte emergenti.
Un palcoscenico per la creatività femminile
Tra le protagoniste di questa edizione, spiccano nomi di spicco come Nada, Cristina Donà e Mara Redeghieri (già Ustmamò), che si esibiranno il 20 luglio. Ma il festival offre spazio anche a nuove interpreti della scena italiana, come Maria Antonietta, Emma Nolde, Arianna Pasini e Marta Del Grandi (19 luglio).
La musica non si limita al pop e alla canzone d’autore: il programma include anche artisti di area folk (Fede ‘N’ Marlen, Noemi Valzano), jazz (Sara Jane Ghiotti e Silvia Valtieri, The Last Coat of Pink) e teatro con Elena Bucci (19 luglio).
A fare da ponte tra le diverse forme d’arte, la cantante e performer Francesca Amati (già Comaneci) e un talk della fotografa Silvia Camporesi, che ha documentato con la sua lente la Romagna devastata dal maltempo.
Un omaggio alla terra e alla donna
“La Città delle Donne” è il sottotitolo dell’edizione 2024, un omaggio esplicito al tema centrale del festival. “Questo festival nasce e si sviluppa molto vicino alla terra – spiega il coordinatore artistico Antonio Gramentieri – sia terra di frane che terra come appartenenza. Proprio partendo dall’idea di terra-madre è stato inevitabile assumere in primis un punto di vista, per così dire, femminile. E tutto si è sviluppato di conseguenza.”
L’ingresso è libero a offerta volontaria: gli incassi andranno nel fondo ProLoco “Terra Mossa” per sostenere la vita culturale di Modigliana.
Un’anteprima dedicata alle alluvioni
Giovedì 18 luglio, in anteprima, sarà proiettato il documentario “Golpe de agua” della regista italo-portoricana Carla Cavina, un’opera che affronta il tema delle alluvioni e dei fenomeni naturali estremi.
“Terra Mossa” si conferma come un festival che guarda al futuro, con un occhio di riguardo per la memoria del passato e la resilienza del territorio. Un evento che celebra la creatività femminile e la ripartenza di una comunità colpita da una calamità naturale, un esempio di come l’arte e la cultura possano essere strumenti di rigenerazione e speranza.
Un festival di speranza e rigenerazione
“Terra Mossa” rappresenta un esempio di come la cultura possa essere un potente strumento di rigenerazione e speranza, soprattutto in momenti di difficoltà. Il festival non si limita a celebrare la creatività femminile, ma diventa un simbolo di rinascita per una comunità che ha subito un grave trauma. La scelta di un programma interamente al femminile è un segnale forte e positivo, che sottolinea la centralità della donna nella società e la sua capacità di affrontare le sfide con coraggio e resilienza.