Una pioggia di detriti spaziali sta cadendo sulla Terra
Un evento insolito sta accadendo nei cieli: una vera e propria pioggia di detriti spaziali sta cadendo sulla Terra. Nonostante la grande quantità di oggetti in caduta, non c’è alcun allarme generale. Si tratta infatti di 20 satelliti Starlink, lanciati il 12 luglio scorso, che si trovano in un’orbita sbagliata a causa di un guasto al motore del razzo Falcon 9. Oltre ai satelliti Starlink, anche il cargo Cygnus della Northrop Grumman, al termine della sua missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, sta rientrando in modo controllato. In modo incontrollato, invece, è rientrato ieri lo stadio superiore del lanciatore cinese Lunga Marcia.
Il rientro dei satelliti Starlink
I 20 satelliti Starlink, lunghi 2,8 metri, larghi 1,4 metri e pesanti circa 260 chili, non sono satelliti di grandi dimensioni, ma nemmeno piccolissimi. Due di essi sono già rientrati, mentre il rientro degli altri è previsto in giornata. Tuttavia, c’è anche il sospetto che alcuni siano già rientrati il 12-13 luglio senza essere catalogati. Alcuni frammenti sono stati avvistati sui cieli di Cile e Argentina.
Per questi satelliti, il rientro controllato non è prescritto, perché SpaceX certifica alle autorità americane che il rischio è al di sotto della soglia di attenzione di 1 vittima su 10mila.
Il rientro del cargo Cygnus e del razzo cinese
Il cargo Cygnus, invece, viene fatto rientrare in maniera controllata, per garantire che eventuali frammenti sopravvissuti si trovino su una traiettoria che li porta a cadere in luoghi non popolati, come l’oceano Pacifico.
Il secondo stadio del lanciatore cinese Lunga Marcia, pesante 5 tonnellate, è rientrato in modo incontrollato il 12 luglio sul nord della Thailandia.
I rientri spaziali: un evento frequente
I relitti spaziali cadono molto frequentemente verso l’atmosfera terrestre e nella maggior parte dei casi si disintegrano nell’impatto. Dall’inizio del 2024, i rientri più seguiti sono stati quelli di Peregrine, la sonda dell’azienda americana Astrobotic che avrebbe dovuto raggiungere la Luna e che per un problema tecnico è stata costretta a tornare indietro il 18 gennaio, con un impatto nell’atmosfera avvenuto sui cieli del Pacifico; il 21 febbraio è stata la volta del rientro incontrollato del satellite europeo per l’osservazione della Terra Ers-2, avvenuto sul Pacifico settentrionale, fra l’Alaska e le Hawaii.
La gestione dei detriti spaziali: un problema crescente
La pioggia di detriti spaziali che sta cadendo sulla Terra è un chiaro esempio del problema crescente della gestione dei detriti spaziali. Con il crescente numero di satelliti in orbita, il rischio di collisioni e di rientri incontrollati aumenta. È necessario sviluppare strategie più efficaci per la gestione dei detriti spaziali, per garantire la sicurezza dell’ambiente spaziale e la sicurezza della Terra.