“Glicked”: una nuova sfida al botteghino?
Il 22 novembre si prospetta un’affascinante sfida al botteghino con l’uscita contemporanea di due film attesissimi: “Il Gladiatore 2”, diretto da Ridley Scott, e “Wicked”, adattamento cinematografico del musical di Broadway diretto da Jon M. Chu.
La notizia è stata diffusa da Deadline, citando le parole di Paul Mescal, interprete di Lucio Vero nel sequel de “Il Gladiatore”. Mescal si è detto fiducioso che il pubblico si recherà al cinema per vedere entrambi i film durante il weekend di apertura, sperando in un effetto simile a quello che ha visto nascere lo scorso luglio con l’uscita di “Barbie” e “Oppenheimer”, due film agli antipodi che hanno dato vita al fenomeno “Barbenheimer” e hanno incassato rispettivamente 162 milioni e 82,4 milioni di dollari nel weekend di apertura.
“Sarebbe meraviglioso – ha dichiarato Mescal – perché le due pellicole sono agli esatti antipodi e quel contesto ha funzionato in passato. Incrociamo quindi le dita e speriamo che il pubblico vada a vedere entrambi durante il fine settimana di apertura”.
Un confronto tra generi
L’uscita contemporanea di “Il Gladiatore 2” e “Wicked” rappresenta un confronto interessante tra due generi cinematografici molto diversi. “Il Gladiatore 2”, come il suo predecessore, si preannuncia come un kolossal storico con scene d’azione spettacolari, mentre “Wicked” è un musical fantasy basato sul romanzo di Gregory Maguire che racconta le origini della strega malvagia dell’Oz.
La speranza di un effetto “Barbenheimer” bis è legata alla potenziale attrazione di un pubblico eterogeneo, attirato da due film con atmosfere e target di riferimento differenti. L’estate scorsa, infatti, il successo di “Barbie” e “Oppenheimer” ha dimostrato come la programmazione di film con generi e target distinti possa contribuire ad attirare un pubblico più ampio e a creare un’attenzione mediatica amplificata.
Un’occasione per il cinema?
L’uscita contemporanea di due film così diversi potrebbe essere un’occasione per riportare il pubblico nelle sale cinematografiche, soprattutto dopo un periodo di incertezza per il settore a causa della pandemia e della concorrenza dello streaming. L’effetto “Barbenheimer” ha dimostrato come una strategia di programmazione audace possa creare un’attenzione mediatica e un’attrazione per il pubblico, incentivando un ritorno al cinema per un’esperienza collettiva e immersiva.