Un’icona globale a Ischia
Karla Sofia Gascón, attrice transgender premiata a Cannes come miglior protagonista per il film “Emilia Perez” di Jacques Audiard, è stata nominata “Global Icon” all’Ischia Film&Music Festival. L’attrice, che ha espresso la sua gioia di essere in Italia e di visitare Napoli per la prima volta, ha raccontato con entusiasmo i suoi ricordi legati al nostro Paese, come la sua esperienza lavorativa a Milano negli anni ’90 e le riprese del film “Uomini e altri inconvenienti” a Taranto.
Una carriera in ascesa e un impegno per i diritti LGBTQ+
La vittoria a Cannes ha segnato un punto di svolta nella carriera di Karla Sofia Gascón, aprendole le porte ad Hollywood. L’attrice ha rivelato che nel 2025 sarà diretta da un regista premio Oscar, senza svelare ulteriori dettagli. Il suo discorso commovente a Cannes l’ha incoronata portavoce dei diritti LGBTQ+, un ruolo che lei stessa ha definito come una responsabilità importante per dare speranza a tante persone. “Tutti possiamo cambiare al meglio e rivoluzionare la vita”, ha affermato, sottolineando l’importanza di non arrendersi mai e di confidare nelle proprie capacità.
‘Emilia Perez’: un film che invita alla speranza
Secondo Karla Sofia Gascón, “Emilia Perez” è un film che rappresenta un esempio di forza e un invito a non perdere mai la speranza. L’attrice ha raccontato di aver ricevuto messaggi commoventi da persone che si sono sentite rappresentate dalla sua esperienza e dal film, e che le aspettative del pubblico non sono state deluse. “Tutti siamo diversi”, ha concluso, riconoscendo le difficoltà che si possono incontrare nella carriera di attrice, ma sottolineando la sua passione per la professione.
Un’attrice simbolo di speranza
La storia di Karla Sofia Gascón è un esempio di come l’arte possa essere un potente strumento di cambiamento e di inclusione. La sua vittoria a Cannes, oltre ad essere un riconoscimento del suo talento, rappresenta un passo avanti verso una maggiore rappresentanza e visibilità delle persone LGBTQ+ nel mondo del cinema. La sua scelta di dedicarsi alla promozione dei diritti LGBTQ+ è un atto di coraggio e di responsabilità che può ispirare molte persone a lottare per un mondo più equo e inclusivo.