L’Aula del Simonino: un luogo di memoria e educazione
Il Fondo per l’ambiente italiano (Fai) ha inaugurato a Trento “l’Aula del Simonino”, un luogo di memoria dedicato a Simone Lomferdorm, un bambino di due anni trovato morto nel 1475 in circostanze tragiche che alimentarono un’ondata di antisemitismo. L’Aula si trova all’interno di Palazzo Bortolazzi Larcher Fogazzaro, in via del Simonino, nel centro storico di Trento, nella casa natale del bambino.
La storia del Simonino è un esempio di come l’ignoranza e l’intolleranza religiosa possano portare a ingiustizie e odio. Il bambino fu trovato morto nel fossato di una casa di proprietà di un ebreo lungo l’Adige, e la sua morte fu interpretata come un atto di violenza antisemita.
“In un anno pesantemente segnato dalle tragedie prodotte dalla drammatica e dilagante rinascita dell’antisemitismo il Fai interviene narrando per sempre e per tutti una storia esemplare che ribadisce come solo la cultura e la conoscenza possano contrastare odio e ignoranza, che di quelle tragedie sono il nutrimento”, ha spiegato il presidente del Fai Marco Magnifico.
Un’Aula dedicata all’educazione delle giovani generazioni
L’Aula del Simonino è stata organizzata e attrezzata per ospitare un racconto sonoro della vicenda del bambino, letto dalla voce dell’attrice trentina Daria Deflorian e prodotto da Chora Media. Il racconto ripercorre la storia del Simonino dal Quattrocento ad oggi, offrendo un’analisi storica e sociale del contesto in cui si è verificata la tragedia.
Nella sala è stata posizionata anche una targa in memoria di Marina Larcher Fogazzaro, che nel 2018 ha lasciato al Fai la Cappella del Simonino, come si legge nel messaggio commemorativo: “Quest’Aula, già cappella del Simonino, che Marina Larcher Fogazzaro legò nel 2018 al Fai Fondo per l’Ambiente Italiano perché la vicenda che qui si narra insegni come l’ignoranza generi odio, razzismo e antisemitismo e ad essa opponga quella conoscenza che favorisce verità, giustizia e pace”
Secondo il presidente del Fai, l’Aula del Simonino sarà un luogo concretamente dedicato all’educazione delle giovani generazioni, con l’auspicio di “tempi meno foschi”.
Un luogo aperto al pubblico
L’Aula del Simonino sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18. Il luogo si propone come un punto di riferimento per la memoria storica e per la riflessione sull’antisemitismo, offrendo un’occasione di approfondimento e di confronto sulle cause e sulle conseguenze dell’odio e dell’intolleranza.
Un luogo di memoria e di riflessione
L’inaugurazione dell’Aula del Simonino rappresenta un’iniziativa lodevole che punta a mantenere viva la memoria di una tragedia storica e a promuovere la conoscenza come antidoto all’odio e all’ignoranza. Il luogo, con il suo racconto sonoro e la targa commemorativa, si propone come uno spazio di riflessione e di educazione, soprattutto per le giovani generazioni, affinché non si ripetano gli errori del passato.