Hadid arrestato per diserzione
Lo sprinter libanese Noureddine Hadid, qualificato per i 100 metri alle prossime Olimpiadi di Parigi, è stato arrestato dall’esercito libanese e sta scontando una pena di dieci giorni di carcere per diserzione. L’atleta di 31 anni, anche militare di leva, è stato fermato al suo arrivo in Libano alcuni giorni fa, secondo quanto riportato dalla France Press.
Secondo una fonte, Hadid “è detenuto dall’esercito libanese e sta scontando una pena di dieci giorni di carcere per diserzione delle forze armate libanesi senza dimissioni”. La pena sarebbe scontata nel centro sportivo superiore dell’esercito, dove Hadid prestava servizio in precedenza.
Un tempo da record per il Libano
Il presidente della Federazione libanese di atletica, Roland Saadeh, ha sottolineato che Hadid si è qualificato alle Olimpiadi “dopo aver fatto 10:27 secondi sui 100 metri, un ottimo tempo per il Libano”. La Federazione di atletica non ha intenzione di nominare un corridore per sostituirlo.
Un futuro incerto per Hadid alle Olimpiadi
Hadid aveva lasciato il Libano alla fine del 2023 per trasferirsi in Francia con la sua famiglia e partecipare a competizioni sportive nel 2024. Aveva previsto di indossare la bandiera libanese durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi il 26 luglio, secondo una fonte del Comitato Olimpico Libanese, e di partecipare alla gara dei 100 metri.
La sua detenzione pone un serio dubbio sulla sua partecipazione ai Giochi Olimpici, con il rischio concreto che non possa prendere parte alla competizione a causa della sua attuale situazione legale.
Un caso complesso con implicazioni sportive e politiche
La vicenda di Hadid evidenzia un caso complesso che intreccia questioni sportive e politiche. La sua detenzione mette in luce le tensioni che possono sorgere tra gli obblighi militari e le aspirazioni sportive, soprattutto in un contesto come quello libanese. Rimane da vedere se Hadid riuscirà a partecipare alle Olimpiadi e se questo caso avrà ripercussioni sul suo futuro sportivo.