La fragilità dei giovani e il ruolo della scienza
“Sono felice con La fisica dell’amore su Rai 2 d’aver dato anche spazio all’ascolto alla fragilità dei giovani. E’ la stessa fragilità che che avevamo anche noi, ma oggi è maggiore, perché c’è una grande confusione nel mondo di oggi e questo rende più disorientati”, spiega Vincenzo Schettini, professore di fisica e divulgatore scientifico, durante un incontro con il pubblico sul suo volume Ci vuole un fisico bestiale – Vi racconto i fisici più pop della storia (Mondadori) a Il libro Possibile, il festival sostenuto da Pirelli.
Schettini, che ha partecipato al festival nella sua prima parte a Polignano a Mare e sarà presente anche nella seconda parte a Vieste dal 23 al 27 luglio, sottolinea l’importanza del contatto con i ragazzi: “E’ molto importante per me sentire e parlare con i ragazzi, rispondere alle loro esigenze. Una cosa molto commovente che mi succede è quando i ragazzi e le ragazze che mi incontrano più che chiedermi il selfie mi dicono prof, la posso abbracciare?”
Secondo alcune indiscrezioni, il ritorno di Schettini sul piccolo schermo sarebbe già certo nella prossima stagione, ma lui sorridendo commenta: “vedremo alla presentazione dei palinsesti”. L’esperienza in Rai, secondo lui, è stata “bellissima, perché ero me stesso, a mio agio e perché è venuta fuori la mia parte creativa”.
Schettini desidera “continuare a raccontare la scienza in questa maniera, Sperando che si innamorino ancora di più del percorso scientifico sia i ragazzi che le ragazze, senza alcuna distinzione”. Per lui, la ragione per cui ci sono meno ragazze che si iscrivono alle facoltà scientifiche “è solo un retaggio culturale, che inizia quando tipicamente si regalano ai bambini le costruzioni e alle bambine le bambole. Ma tutto questo cambierà”
Un fisico e un artista
Quando gli chiedono se si senta più fisico o uomo di spettacolo, Schettini risponde “entrambi. Come professore di fisica avverto la responsabilità di parlare di energia, di futuro, di acqua, di intelligenza artificiale, quindi di Stem come la vera prospettiva di lavoro per i giovani. Mi sento però anche un artista perché sono musicista e sono un direttore di coro”
La scuola: un luogo da proteggere
Il futuro, secondo Schettini, lo vede nel “continuare a lavorare sulla prospettiva di dare alla scuola una prospettiva di cambiamento gentile. La scuola la fanno gli insegnanti e i professori, che hanno visto un sacco di riforme in questi anni, rivolte a tutto tranne che a loro. Non sono mai stati investiti i veri soldi sugli insegnanti, non è mai stato detto ‘prendiamo questi 10 milioni di Euro e invece di comprare televisori, tablet e altro, investiamoli sugli insegnanti. Questa è la rivoluzione che meriterebbe la scuola”
Schettini vuole “continuare a portare avanti, attraverso tutto quello che faccio, libri, teatro, televisione, web, il messaggio che la scuola è un posto importantissimo e non deve perdere terreno come sta succedendo in questi ultimi anni, ma deve acquisirlo, perché per i ragazzi più sarà bello starci, più saranno ben proiettati verso il futuro, visto che loro sono il nostro futuro. La scuola è la S maiuscola, è il luogo da proteggere”
Schettini sente una grande soddisfazione quando sia i ragazzi che i loro genitori “mi incoraggiano ad andare avanti. Questi messaggi mi arrivano anche dai colleghi, perché i professori sono stanchi di una scuola vecchia che invece di andare avanti va indietro”
L’impegno di Schettini per la scuola e la scienza
Le parole di Vincenzo Schettini evidenziano un forte impegno per la divulgazione scientifica e per il ruolo fondamentale della scuola nella formazione dei giovani. La sua preoccupazione per la fragilità dei giovani e la sua visione di una scuola che investe realmente negli insegnanti dimostrano una profonda sensibilità e un’attenzione al futuro delle nuove generazioni.