Una commessa da 300 milioni di euro per il Gruppo Antonini
Il gruppo spezzino Antonini, con una storia nel settore oli & gas che dura da oltre ottant’anni, ha ottenuto una commessa di grande rilievo: la realizzazione di una nuova piattaforma di produzione gas da 20.000 tonnellate che sarà installata al largo delle coste libiche.
Il progetto, che prevede attività Epcic (ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e messa in servizio), ha un valore complessivo di 300 milioni di euro ed è stato assegnato al consorzio formato da Gruppo Antonini, Rosetti Marino spa e Kerry project logistics Italia dalla società Mellitah oli & gas Bv – Lybian Branch (National oil corporation of Libya ed Eni North Africa).
Il ruolo del Gruppo Antonini nel progetto
Il gruppo Antonini si occuperà delle attività a terra, che includono la costruzione di piattaforme e tubi presso il cantiere della Spezia. Questi elementi saranno poi spediti via nave per l’installazione in Libia. Il gruppo si occuperà anche delle attività di commissioning e della messa in servizio degli impianti.
La quota di partecipazione del Gruppo Antonini nel progetto è del 25% del valore totale della commessa, pari a circa 75 milioni di euro.
Il completamento del progetto è previsto per il secondo trimestre del 2028.
Strategia di transizione energetica
Secondo Simone Antonini, ceo del gruppo, il Gruppo Antonini sta attualmente portando avanti tre importanti commesse nel settore oil & gas. Inoltre, l’azienda sta implementando una strategia per acquisire commesse nel settore dell’energia verde, sfruttando le competenze maturate negli ultimi 80 anni.
Antonini ha sottolineato l’impegno del gruppo nell’innovazione e nella transizione energetica, considerati aspetti fondamentali per rendere l’azienda più efficiente e sostenibile.
Un’opportunità per il Gruppo Antonini e per l’economia spezzina
Questa commessa rappresenta un’importante opportunità per il Gruppo Antonini, che può consolidare la propria posizione nel settore oli & gas e portare avanti la propria strategia di transizione energetica. Inoltre, il progetto avrà un impatto positivo sull’economia spezzina, creando posti di lavoro e favorendo l’attività del cantiere navale.