Annuncio della cancellazione e motivazioni
Lo Sponz Fest, festival ideato da Vinicio Capossela, non si terrà quest’anno. L’annuncio è arrivato direttamente sui profili social del festival, con gli organizzatori che hanno spiegato come una serie di problematiche, al di là della loro volontà e anche oltre quelle della Regione Campania e di Scabec, abbiano impedito la realizzazione delle condizioni minime per organizzare l’edizione senza snaturarla. Le problematiche avrebbero toccato gravemente anche altri importanti eventi culturali in regione.
Gli organizzatori hanno dichiarato di aver preso più tempo possibile in attesa di sviluppi chiarificatori, che però non sono arrivati. Hanno spiegato come la manifestazione sia coperta da finanziamento pubblico regionale, e che nonostante negli anni abbiano lavorato per raggiungere un’autonomia economica, grazie a un grande lavoro di gruppo, la natura dello Sponz Fest è quella di offrire contenuti a basso costo al pubblico, nella convinzione che la cultura sia una risorsa pubblica.
Impossibilità di svolgimento nel periodo tradizionale
Gli organizzatori hanno sottolineato l’impossibilità di tenere lo Sponz Fest nel periodo tradizionale di fine agosto, come è stato fatto fino ad ora. Hanno spiegato che la mancanza di finanziamenti rende impossibile l’organizzazione dell’evento nella sua forma consueta.
Progetti futuri e invito al sostegno
Nonostante la cancellazione dell’edizione 2024, gli organizzatori hanno assicurato di non arrendersi e di cercare di portare avanti la manifestazione e lo spirito Sponz, magari in differenti forme, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Calitri, l’associazione Sponziamoci e chi ha sostenuto il festival fino ad ora. Hanno invitato il pubblico a non perdere di vista lo Sponz Fest e a sostenerlo.
Un duro colpo per la cultura in Irpinia
La cancellazione dello Sponz Fest rappresenta un duro colpo per la cultura in Irpinia. Il festival, giunto alla sua decima edizione, si è affermato come un evento di grande rilievo, capace di attirare un pubblico eterogeneo e di promuovere il territorio. La mancanza di finanziamenti pubblici mette in luce la difficoltà che spesso incontrano le realtà culturali, soprattutto in un periodo di crisi economica.