Un scontro tra marketing e tradizione
“Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna”, diretto da Greg Berlanti e in uscita nelle sale dal 11 luglio con Eagle Pictures, è una commedia romantica ambientata nel contesto storico dell’allunaggio dell’Apollo 11. Il film vede protagonista Scarlett Johansson nei panni di Kelly Jones, un’esperta di marketing assunta per rilanciare l’immagine pubblica della Nasa, in piena crisi. La Jones, descritta dalla Johansson come “una donna incredibilmente brava nel suo lavoro, piena di qualità e integrità”, si scontra con Cole Davis, interpretato da Channing Tatum, direttore del programma di lancio, un uomo tradizionale e contrario al cambiamento.
Kelly Jones punta a trasformare la missione Apollo 11 in un brand commerciale di successo, sfruttando il potenziale di marketing per portare denaro e consenso alla Nasa, mentre Cole Davis rimane fedele a un approccio più classico. Questo conflitto tra visione moderna e metodi tradizionali rappresenta uno dei temi centrali del film.
Un finto sbarco sulla Luna?
La trama si infittisce quando la Casa Bianca, temendo un possibile fallimento della missione, incarica Kelly Jones di inscenare un finto sbarco sulla Luna come piano di riserva. Questa idea, già esplorata in film come “Moonwalkers” del 2015, ripropone la teoria di un allunaggio simulato, attribuito in passato a Stanley Kubrick.
Mentre la vera missione Apollo 11 si prepara al lancio, Kelly Jones lavora in parallelo alla creazione di una simulazione, pronta ad essere messa in atto in caso di necessità. Questo elemento aggiunge un tocco di suspense e mistero alla narrazione, invitando lo spettatore a riflettere sulla veridicità dello sbarco sulla Luna.
Le parole degli attori
Scarlett Johansson, anche produttrice del film e due volte candidata agli Oscar, descrive Kelly Jones come una persona “lungimirante” che “vede ciò che il consumatore vuole prima di saperlo”. Channing Tatum, noto per il suo ruolo in “Step Up”, definisce Cole Davis come un uomo “determinato” che crede “che ogni cosa sia possibile”, ma con un forte senso di colpa e una certa difficoltà a livello emotivo.
Secondo Tatum, Kelly Jones è una persona che “di fronte a una cosa da raggiungere dice: ‘Andiamo a prenderla’, mentre io dico: ‘Dovrebbero darcela per tutto il duro lavoro fatto’, ma poi alla fine scopro che ha ragione lei”
Un film che stimola la riflessione
‘Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna’ sembra promettere un’analisi interessante e divertente sul mondo del marketing e sull’allunaggio, con un pizzico di mistero e di ironia. Il film potrebbe offrire spunti di riflessione sul ruolo del marketing nella società, sull’evoluzione del rapporto tra uomo e tecnologia, e sulle sfide e le opportunità che si presentano quando si affrontano progetti di grande portata come la missione Apollo 11.