Dubbi di Confindustria sul divieto di auto endotermiche nel 2035
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha espresso le sue perplessità sul divieto di vendita di auto con motore endotermico previsto per il 2035 dall’Unione Europea, durante l’assemblea di Ucimu – sistemi per produrre a Cinisello Balsamo.
Secondo Orsini, “Noi non siamo contrari alle auto elettriche. Bisogna però tenere ben presente che ci sono tre questioni: i costi dell’elettrico sono più alti, le infrastrutture e il fatto che le persone se la possano permettere“.
Il presidente di Confindustria ha poi aggiunto che la scadenza del 2035 dovrebbe essere spostata perché “non esiste in nessun posto al mondo che le tecnologie si superano abolendole. Le tempistiche giuste devono avere il proprio corso“.
Le preoccupazioni di Confindustria sui dazi
Orsini ha espresso preoccupazione anche per la “battaglia dei dazi” che sta avvenendo tra Cina e Stati Uniti, sottolineando che questa situazione rappresenta un problema per un Paese esportatore come l’Italia.
“Guardando all’Europa, quello che ci preoccupa in questo momento è la battaglia dei dazi. E’ ovvio che la battaglia tra Cina e Stati Uniti sui dazi, per un Paese esportatore come il nostro, è un problema. Forme di protezione dovrebbero essere messe su prodotti, per esempio le auto, che non sono realizzati in Europa“, ha dichiarato Orsini.
Un approccio pragmatico alla transizione elettrica
Le dichiarazioni di Orsini riflettono un approccio pragmatico alla transizione verso la mobilità elettrica, sottolineando la necessità di un percorso graduale che tenga conto di aspetti economici, infrastrutturali e di accessibilità per i cittadini. La sua posizione suggerisce che una data limite come il 2035 potrebbe essere prematura, richiedendo un’analisi più approfondita e un’attenta pianificazione per evitare potenziali problemi.