L’Iva brasiliana al 26,5%: una legge approvata dalla Camera dei Deputati
La Camera dei Deputati del Brasile ha approvato una legge che riforma il sistema fiscale sui consumi, introducendo un’Iva massima del 26,5%. La legge, frutto di lunghe trattative, ha ottenuto 336 voti favorevoli, 142 contrari e due astensioni. Il testo approvato è la terza versione del documento e include un meccanismo per controllare un eventuale aumento dell’aliquota generale dell’Iva.
Carne e auto elettriche al centro del dibattito
Uno dei punti più controversi della riforma è stato l’inclusione della carne nel paniere alimentare di base, con un’aliquota Iva pari a zero. La lobby dell’agrobusiness ha fortemente sostenuto questa proposta, mentre altri prodotti come riso, pane e alcuni farmaci godranno anch’essi di un’aliquota Iva nulla. L’inclusione delle auto elettriche nel gruppo dei prodotti soggetti all’imposta del peccato, a causa dell’impatto ambientale delle batterie al litio scartate, ha suscitato l’opposizione dell’industria automobilistica.
‘Imposta del peccato’ per prodotti dannosi
La legge prevede anche l’introduzione della cosiddetta ‘imposta del peccato’ per prodotti considerati dannosi per la salute, come sigarette, alcol, bevande zuccherate e gioco d’azzardo, che saranno tassati con un’aliquota più alta.
Una riforma fiscale complessa con implicazioni significative
La riforma fiscale brasiliana è un processo complesso che avrà un impatto significativo sull’economia del paese. L’introduzione di un’Iva massima del 26,5% potrebbe avere effetti sui prezzi dei beni di consumo, mentre l’esenzione per alcuni prodotti di base potrebbe avere un impatto positivo sul potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito. Sarà interessante osservare come la riforma si evolverà durante il suo percorso legislativo e come impatterà sulle diverse fasce della popolazione brasiliana.