L’Ambrogino d’oro per l’agente accoltellato a Lambrate
L’eurodeputata e consigliera comunale a Milano della Lega Silvia Sardone ha proposto la candidatura all’Ambrogino d’oro, massima onorificenza della città, per il vice ispettore della Polizia Christian Di Martino, accoltellato la scorsa settimana nei pressi della stazione di Lambrate da un uomo di origine marocchina.
“Oggi sono stata in visita all’ospedale Niguarda per portare i miei saluti e ringraziamenti al vice ispettore della Polizia di Stato, Christian Di Martino, che lentamente si sta riprendendo dopo la vile aggressione per mano di un clandestino marocchino a colpi di coltello”, ha dichiarato Sardone. “Candiderò Di Martino all’Ambrogino d’oro quale esempio di coraggio e amore per la legalità. Ha addirittura rischiato la sua stessa vita per mettere in salvo il suo aggressore evitandogli di essere investito dai treni durante i suoi deliri attraverso i binari”.
La richiesta di unità politica
Sardone ha espresso l’auspicio che la sua proposta venga accolta all’unanimità da tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale. “La sinistra, che in questi mesi ha alimentato una vergognosa campagna anti-divise, metta da parte le ideologie e stia dalla parte giusta almeno una volta”, ha concluso Sardone.
La proposta di Sardone arriva in un momento di forte tensione sociale, con un’attenzione crescente sulla sicurezza urbana e sulle aggressioni alle forze dell’ordine. L’episodio di Lambrate ha suscitato un’ondata di indignazione e di solidarietà nei confronti del vice ispettore Di Martino, con molti che hanno elogiato il suo coraggio e la sua dedizione al servizio della comunità.
Il contesto politico
La proposta di Sardone si inserisce in un contesto politico in cui la sicurezza è diventata uno dei temi centrali del dibattito pubblico. La Lega, in particolare, ha fatto della sicurezza uno dei suoi cavalli di battaglia, puntando il dito contro l’immigrazione clandestina e contro la percezione di un’incapacità dello Stato di garantire l’ordine pubblico.
La sinistra, invece, ha criticato la retorica leghista sulla sicurezza, sostenendo che l’enfasi sulla repressione non è la soluzione ai problemi di criminalità e che è necessario un approccio più strutturale e integrato. L’episodio di Lambrate, quindi, potrebbe diventare un nuovo terreno di scontro tra le due fazioni politiche, con la Lega che cerca di sfruttare l’accaduto per alimentare la sua narrazione sulla sicurezza e la sinistra che cerca di rispondere con un’analisi più complessa dei problemi e delle soluzioni.