Critiche dei sindacati: patente a crediti inefficace e permissiva
La segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il segretario nazionale della Feneal-Uil, Stefano Costa, hanno espresso forti perplessità sulla bozza del decreto ministeriale attuativo della patente a crediti, illustrata al ministero del Lavoro. Secondo i sindacati, il sistema prevede un punteggio massimo di 100 punti per le imprese, senza che questo comporti la sospensione della patente neanche in caso di gravi incidenti sul lavoro, come una strage di lavoratori.
Anche la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, ha definito la patente a crediti “un’ennesima occasione persa” per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, criticando la scarsa utilità del sistema proposto dal ministero. Secondo la dirigente sindacale, il sistema è “troppo farraginoso” e non prevede misure di qualificazione delle imprese all’ingresso, limitandosi ai soli cantieri mobili.
Il punto di vista del ministero del Lavoro
Il ministero del Lavoro, in una nota, ha confermato lo svolgimento di una riunione con le parti sociali per discutere l’attuazione della patente a crediti, prevista dalla legge n. 56/2024, con l’obiettivo di dare piena applicazione alle disposizioni inerenti lo strumento di qualificazione delle imprese entro il primo ottobre 2024.
Il ministero ha illustrato una prima bozza di lavoro del decreto ministeriale, che regolamenta le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente, i contenuti informativi, i presupposti per la sospensione della patente e l’attribuzione dei crediti, oltre alle modalità di recupero dei crediti decurtati. Il ministero ha inoltre sottolineato la possibilità di estendere la patente a crediti ad altri settori, dopo un primo periodo di applicazione nel settore edile.
Un passo avanti o un’occasione persa?
La patente a crediti per le imprese rappresenta un tentativo di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma le critiche dei sindacati sollevano dubbi sulla sua reale efficacia. L’assenza di misure di qualificazione all’ingresso e la mancanza di un’azione incisiva in caso di gravi violazioni delle norme di sicurezza potrebbero limitare l’impatto positivo di questo strumento. È importante che il decreto ministeriale venga ulteriormente discusso e perfezionato per garantire che la patente a crediti sia uno strumento realmente efficace per la prevenzione degli incidenti sul lavoro e la tutela dei lavoratori.