La tragedia e le indagini
Giovedì mattina, a Rimini, si è consumata una tragedia che ha sconvolto la città. Graziana Helga Todaro, 40 anni, si è lanciata dal tetto di un condominio di 5 piani in via delle Piante, stringendo in braccio il figlio di 5 anni, Manuel. La donna stava attraversando un periodo difficile a seguito di una separazione dal compagno.
Il sostituto procuratore di Rimini, Luca Bertuzzi, ha disposto l’autopsia sui corpi di madre e figlio, incaricando gli esami tossicologici per accertare la presenza di benzodiazepine. Questo tipo di farmaco, utilizzato per la cura della depressione e dell’ansia, potrebbe essere stato assunto dalla donna.
Il fascicolo è stato trasmesso al sostituto procuratore Bertuzzi dalla collega Paola Bonetti, in quanto reato specialistico da ‘codice rosso’.
Il ricordo di Graziana
L’avvocatessa Elena Guidi, che seguiva le pratiche di regolamentazione e affidamento del bambino dopo la separazione, ha descritto Graziana come “una mamma premurosa, dolce e innamorata di suo figlio”
L’ex compagno ascoltato
L’ex compagno della donna è stato ascoltato per cinque ore dalla squadra mobile di Rimini. Le autorità hanno escluso ogni suo coinvolgimento nella tragedia, confermando che non vi erano mai state denunce di maltrattamenti in famiglia da parte della donna.
Un evento tragico e i suoi risvolti
La tragedia di Rimini solleva interrogativi sulla salute mentale della donna e sulle possibili cause che l’hanno spinta a compiere un gesto così estremo. L’autopsia e gli esami tossicologici potranno fornire elementi utili per comprendere meglio la dinamica dell’evento e le eventuali responsabilità. È importante ricordare che la salute mentale è un tema delicato e che è fondamentale fornire supporto e assistenza a chi ne ha bisogno, soprattutto in situazioni di fragilità come quelle che potrebbero aver vissuto Graziana e la sua famiglia.