Un’impennata dell’antisemitismo in Italia
Secondo la relazione del Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo, Pasquale Angelosanto, presentata alla commissione Segre, l’antisemitismo in Italia ha subito un’impennata dopo il 7 ottobre 2023, quadruplicando i casi rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno è stato attribuito all’effetto dell’attacco di Hamas, che ha scatenato un’ondata di odio contro ebrei e israeliani, passando dal web al mondo reale.
L’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori ha rilevato 406 casi di antisemitismo tra l’inizio del conflitto israelo-palestinese e il 30 giugno 2024, rispetto ai 98 casi registrati nello stesso periodo del 2022-2023.
Tra gli episodi segnalati figurano minacce di morte scritte sui muri di locali frequentati da ebrei, aggressioni verbali e fisiche a studenti, e vandalizzazioni di case di ebrei.
La preoccupazione di Liliana Segre
La senatrice a vita Liliana Segre, presidente della commissione che porta il suo nome, ha espresso profonda preoccupazione per l’aumento dell’antisemitismo, confessando il suo smarrimento di fronte a un odio che credeva ormai alle spalle.
Segre ha rivelato la sua angoscia per la paura che, con la morte degli ultimi sopravvissuti dell’Olocausto, la memoria di quell’orrore rischi di essere ridotta a “due righe in un libro di storia”, anche se ha aggiunto di sperare di sbagliarsi.
Le reazioni alla vicenda
La relazione di Angelosanto ha fatto riferimento anche agli insulti antisemiti e razzisti attribuiti ad alcuni attivisti di Gioventù nazionale, il vivaio di Fratelli d’Italia, che sono emersi da alcuni filmati di Fanpage.
Liliana Segre ha commentato la reazione della premier Giorgia Meloni alla vicenda, definendola “completamente sbagliata” in quanto inizialmente si era indignata per l’inchiesta giornalistica in sé e non per i contenuti razzisti emersi, dando l’impressione di voler tenere segreto il tutto. Successivamente, però, Meloni ha inviato una lettera ai dirigenti di FdI chiarendo che “chi ci porta indietro” non merita di stare nel partito.
Secondo Segre, la mancanza di freni antisemiti oggi è dovuta al fatto che negli ultimi decenni l’antisemitismo è stato “sempre latente ma solo perché la gente si è vergognata di mostrarlo. Oggi non si vergognano più”.
Un fenomeno allarmante
L’aumento dell’antisemitismo in Italia dopo il 7 ottobre 2023 è un fenomeno allarmante che richiede un’attenta riflessione. La crescita esponenziale di episodi di odio, che si sono trasferiti dal web al mondo reale, dimostra come l’antisemitismo sia ancora una realtà presente e pericolosa. Le parole di Liliana Segre, che esprimono la paura di un’oblio della memoria dell’Olocausto, sottolineano l’importanza di contrastare ogni forma di odio e discriminazione, affinché tragedie come quella non si ripetano.