L’impatto del limite di velocità a 30 km/h
Secondo uno studio del Mit Senseable City Lab, la riduzione del limite di velocità a 30 km/h a Milano, seppur favorevole alla riduzione del rumore e al miglioramento della sicurezza, potrebbe causare un aumento delle emissioni inquinanti. Lo studio, presentato al terzo forum di The Urban mobility council, ha evidenziato come i motori termici raggiungano la massima efficienza di consumo intorno ai 70-80 km/h. L’applicazione di un limite di 30 km/h su tutto il territorio milanese potrebbe portare ad un aumento delle emissioni di CO2 dell’1,5% e del PM del 2,7%, soprattutto nelle ore di punta.
Lo studio ha anche rilevato un lieve aumento dei tempi di percorrenza, con un incremento medio che va da 2 secondi nella zona centrale di Milano fino a 89 secondi per le strade non primarie sull’intero territorio cittadino. L’impatto varia comunque in base alla zona e al tipo di strada.
Una ‘green box’ per una guida più consapevole
Per contrastare l’aumento delle emissioni, il Politecnico di Milano propone l’introduzione di una ‘green box’ per misurare le emissioni effettive di ogni veicolo, in base alla tecnologia di alimentazione e allo stile di guida. Questa soluzione, basata sui dati anonimi dei dispositivi telematici UnipolTech, potrebbe incentivare una guida più consapevole e la scelta di veicoli meno impattanti.
Secondo Sergio Savaresi, direttore del Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano, la ‘green box’ rappresenta un approccio “neutrale tecnologicamente, inclusivo e responsabilizzante” per la mobilità sostenibile.
Le opinioni dei sindaci di Milano e Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso la sua opinione favorevole alle isole ambientali come strumento per riassettare urbanisticamente le città e favorire una nuova forma di mobilità sostenibile. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha invece dichiarato che l’amministrazione non intende imporre il limite di 30 km/h su tutto il territorio cittadino, ma che si valuterà l’applicazione di questo limite su alcune strade, ad esempio quelle su cui si affacciano le scuole.
Entrambi i sindaci si sono mostrati favorevoli ad un approccio pragmatico e non ideologico alla questione della mobilità sostenibile.
Un equilibrio complesso
La riduzione del limite di velocità a 30 km/h rappresenta un esempio di come le misure per migliorare la vivibilità urbana possano avere effetti collaterali non sempre prevedibili. In questo caso, la riduzione del rumore e del rischio di incidenti potrebbe essere contrastata da un aumento delle emissioni inquinanti. La sfida è quindi quella di trovare un equilibrio tra le diverse esigenze, cercando soluzioni che possano garantire un ambiente urbano più sostenibile e vivibile per tutti.