Un gesto di pace in un mondo dilaniato dalla guerra
“Shukran”, parola araba che significa “Grazie”, dà il titolo al film opera prima di Pietro Malagori, ispirato al romanzo di Giovanni Terzi e basato sulla storia vera di Tammam Youssef, medico siriano il cui nome nel film è Taher Haider. La pellicola, in uscita nelle sale cinematografiche l’8, il 9 e il 10 luglio con Eagle Pictures, racconta la vicenda di Haider, cardiochirurgo infantile che, nella Siria martoriata dalla guerra civile, perde il fratello Ali in un attacco terroristico.Nonostante il dolore, Taher decide di esaudire l’ultima richiesta del fratello morente: trovare e salvare un bambino malato di nome Mohamed. Il viaggio di Taher attraverso un Paese devastato dagli scontri si trasforma in un’odissea che lo porta a scoprire che il bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello.
Una scelta difficile e un messaggio di speranza
Di fronte a questa rivelazione, Taher si trova a dover affrontare la scelta più difficile della sua vita, mettendo in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto. La storia di “Shukran” è un racconto di perdono e di speranza, ambientato in un mondo segnato dall’orrore della guerra, un tema che risuona con forza in un contesto internazionale sempre più minacciato da conflitti.Il ruolo del protagonista è affidato all’attore iraniano Shahab Hosseini, già premiato a Berlino per “Una separazione” e al Festival di Cannes per “Il Cliente”, entrambi film vincitori dell’Oscar per miglior film internazionale. Nel cast figurano anche Camelia Jordana, Husam Chadat, Slimane Dazi e l’attore italiano Antonio Folletto.
Un film girato in Puglia con un team di professionisti
“Shukran” è stato girato in Puglia ed è stato presentato in anteprima ad “Alice nella città” nel 2023. Il film sarà proiettato in lingua originale, arabo e inglese, con sottotitoli in italiano. Le musiche sono composte da Serena Menarini ed Alessandro Branca per Human touch music, la fotografia è curata da Tommaso Fiorilli, nominato agli Oscar con “L’insulto”.La produzione del film è stata affidata a Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele Berardi per Addictive ideas, in collaborazione con 3 Marys entertainment, Frame by frame e Rosebud entertainment pictures. Il progetto ha ricevuto il contributo di Apulia film fund dell’Apulia film commission e Regione Puglia, con risorse del POC Puglia 2014-2020, in associazione con Intesa Sanpaolo.
Un film che invita alla riflessione
“Shukran” si presenta come un film potente e commovente che, attraverso la storia di un uomo che sceglie il perdono in un contesto di guerra, invita lo spettatore a riflettere sulla complessità dei conflitti e sull’importanza della speranza anche in situazioni disperate. La scelta di un protagonista medico, simbolo di cura e di salvezza, rafforza il messaggio di pace e di umanità che il film vuole trasmettere.