Un trionfo meritato dopo un lungo percorso
Donatella Di Pietrantonio ha finalmente conquistato il prestigioso Premio Strega 2024 con il suo romanzo “L’età fragile”, pubblicato da Einaudi. La scrittrice ha ottenuto 189 voti, aggiudicandosi il premio dopo un percorso lungo e ricco di partecipazioni. “A me non piace vincere facilmente”, ha dichiarato la Di Pietrantonio all’ANSA, “un percorso così lungo alla fine mi gratifica ancora di più”. Infatti, la scrittrice aveva già partecipato al premio in passato, senza ottenere la vittoria, ma sempre con grande determinazione.
“L’età fragile”: un romanzo che esplora i legami familiari e la provincia
“L’età fragile” racconta il rapporto complesso tra Lucia, una madre, e Amanda, la figlia ventiduenne. Il romanzo è ambientato in un piccolo luogo di provincia, sullo sfondo della pandemia e del lockdown, e scardina gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza di questi contesti. La Di Pietrantonio ha affrontato anche il tema della violenza di genere, ispirandosi al delitto del Morrone, un fatto di cronaca nera avvenuto nel 1997 in Abruzzo, terra d’origine della scrittrice.
Un’affermazione nel mondo letterario e un futuro incerto
La vittoria allo Strega rappresenta per la Di Pietrantonio un’importante affermazione nel mondo letterario. “Sono molto felice di potermi considerare accolta con pieno diritto nel mondo della letteratura”, ha spiegato la scrittrice, “sentirsi a casa tra le scrittrici e gli scrittori è molto importante”. Nonostante la gioia per il successo, la Di Pietrantonio ha annunciato la sua intenzione di lasciare la professione di dentista dei bambini per dedicarsi completamente alla scrittura, pur provando un profondo affetto per i piccoli pazienti che l’hanno accompagnata per molti anni.
Un futuro tra racconti e possibili trasposizioni cinematografiche
La scrittrice ha confessato di avere una predilezione per il formato dei racconti, sia come lettrice che come scrittrice, e di volersi dedicare a questo genere in futuro. “Il formato dei racconti sia da lettrice che da scrittrice mi è sempre piaciuto molto e mi dispiace che in Italia abbiano così poco seguito”, ha dichiarato la Di Pietrantonio. Inoltre, la scrittrice ha espresso il desiderio di vedere “L’età fragile” trasposto al cinema, ammettendo di essere entusiasta della possibilità di vedere la sua storia raccontata in un linguaggio che ama profondamente.
L’Abruzzo, un’ispirazione costante
L’Abruzzo, terra natale della Di Pietrantonio, è sempre presente nei suoi romanzi. “Uso l’Abruzzo a cui sono profondamente legata, proprio come rappresentante dei luoghi della provincia di cui in qualche modo credo che tutti gli italiani siano figli”, ha sottolineato la scrittrice. Le dinamiche che si sviluppano nei piccoli luoghi, secondo la Di Pietrantonio, sono universali e potrebbero essere ambientate in qualsiasi contesto geografico.
Un premio meritato e un’autrice da seguire
La vittoria di Donatella Di Pietrantonio allo Strega 2024 è un riconoscimento meritato per una scrittrice che si è distinta per la sua sensibilità e la sua capacità di raccontare storie profonde e coinvolgenti. “L’età fragile” si conferma un romanzo di grande spessore, capace di toccare corde profonde nel lettore e di affrontare tematiche attuali con grande maestria. La Di Pietrantonio è un’autrice da seguire con attenzione, soprattutto per la sua dichiarata intenzione di dedicarsi ai racconti, un genere che merita di essere riscoperto e valorizzato.