Montella: “Squalifica ingiusta, non era un gesto politico”
Il ct della nazionale turca, Vincenzo Montella, ha espresso la sua opinione sulla squalifica di Merih Demiral da parte dell’Uefa, definendola “ingiusta”. Secondo il tecnico italiano, il gesto del calciatore non aveva intenti politici, ma è stato interpretato erroneamente come tale.
“Questa decisione è ingiusta perché non stava facendo un gesto politico, ma un gesto che è stato interpretato come tale”, ha dichiarato Montella alla vigilia del quarto di finale contro l’Olanda.
L’orgoglio turco non si spegne
Nonostante la squalifica di Demiral, Montella ha ribadito che l’orgoglio turco non sarà intaccato. “Questo non smorzerà l’orgoglio turco. Saremo ancora più motivati, più orgogliosi”, ha aggiunto il ct, sottolineando il desiderio di rendere orgoglioso il Paese.
“Finora i tifosi sono stati fantastici e sempre molto cordiali. Questo è ciò che mi aspetto di vedere anche domani”, ha concluso Montella.
Un caso delicato
La squalifica di Demiral solleva questioni delicate in merito all’interpretazione dei gesti dei calciatori e al ruolo delle autorità calcistiche nel regolamentare il comportamento degli atleti. È importante valutare con attenzione le motivazioni alla base della decisione dell’Uefa e comprendere se la squalifica sia stata effettivamente giustificata o se si sia trattato di un’interpretazione eccessivamente rigida di un gesto potenzialmente ambiguo.