Accuse di corruzione contro Bolsonaro
La polizia federale del Brasile ha accusato l’ex presidente Jair Bolsonaro e dieci suoi collaboratori di reati gravi, tra cui associazione per delinquere, peculato, appropriazione indebita di beni pubblici e riciclaggio di denaro. Tra gli accusati figurano l’ex aiutante di campo Mauro Cid, l’ex ministro dell’Energia Bento Albuquerque e gli avvocati di famiglia Fabio Wajngarten e Frederick Wassef.
Le accuse si basano su un caso che coinvolge gioielli di valore milionario, donati dal governo dell’Arabia Saudita a Bolsonaro durante visite di stato tra il 2019 e il 2021. Secondo le indagini, i gioielli sarebbero stati introdotti in Brasile senza essere dichiarati alle autorità doganali, acquisiti illegalmente al patrimonio personale di Bolsonaro e successivamente rivenduti su internet e in banchi dei pegni negli Stati Uniti.
Il fascicolo trasmesso alla Procura generale
Il fascicolo con la conclusione delle indagini è stato trasmesso alla Procura generale del Brasile. La Procura dovrà ora analizzare le prove raccolte e decidere il da farsi: archiviare il caso, richiedere ulteriori indagini o rinviare a giudizio gli indagati.
Se la Procura deciderà di rinviare a giudizio gli accusati, la parola passerà alla Corte suprema del Brasile, che avrà il compito di decidere se archiviare il caso o avviare un processo.
Un caso delicato con implicazioni politiche
Questa vicenda rappresenta un nuovo capitolo nella complessa vicenda politica brasiliana, che vede Bolsonaro al centro di diverse controversie. Le accuse di corruzione, se confermate, potrebbero avere conseguenze importanti per la carriera politica dell’ex presidente e per la sua immagine pubblica. L’esito delle indagini sarà sicuramente seguito con attenzione da parte dell’opinione pubblica brasiliana e internazionale.