Un mercato in ripresa, ma con sfide aperte
Il 2023 ha visto una ripresa significativa nel settore automotive, come confermato dalla ventisettesima edizione della Sintesi Statistica dell’Unrae. Il mercato italiano ha rappresentato il 12,2% delle immatricolazioni di vetture in Europa, mentre a livello globale sono state immatricolate 68 milioni di auto, con l’Europa che rappresenta quasi il 23% del totale.
Le auto ibride hanno registrato un incremento di oltre due punti percentuali, raggiungendo il 36,1% delle immatricolazioni, mentre le auto a benzina sono in recupero. Al contrario, il diesel continua la sua discesa.
La transizione energetica in Italia: un passo indietro?
Nonostante un aumento del 16,3% delle vetture con la spina (elettriche pure e ibride plug-in), raggiungendo le 135.433 unità, la loro quota di mercato si attesta all’8,6%, con le Bev e le Phev rispettivamente al 4,2% e al 4,4%. Questo dato posiziona l’Italia all’ultimo posto tra i cinque maggiori mercati europei.
Secondo Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, i ritardi nell’entrata in vigore del nuovo schema incentivi hanno paralizzato il mercato degli Ecv, frenando la transizione energetica e la decarbonizzazione. L’Unrae chiede che i 240 milioni di euro residui già stanziati per gli incentivi siano resi disponibili per rifinanziare le dotazioni esaurite.
Un’opportunità da cogliere
La ripresa del mercato automobilistico rappresenta un’opportunità per accelerare la transizione energetica. L’Italia dovrebbe investire in infrastrutture di ricarica e incentivi mirati per favorire l’adozione di veicoli elettrici, allineandosi alle politiche europee e alle strategie di decarbonizzazione.