Arresti per attacchi incendiari ad Atene
L’unità antiterrorismo della polizia ellenica ha arrestato sette persone sospettate di essere coinvolte in attacchi incendiari contro una sinagoga e un hotel nella capitale greca, come riportato dal quotidiano Kathimerini.
Secondo le indagini, il 15 maggio scorso quattro persone avrebbero appiccato il fuoco a un edificio nel centro di Atene, dove si trovano un negozio di articoli sanitari e un hotel, utilizzando un ordigno incendiario improvvisato.
Il secondo attacco si sarebbe verificato nelle prime ore del 18 giugno, quando due uomini, con la complicità di un terzo, si sono avvicinati all’ingresso principale di un edificio che ospita una sinagoga con una moto rubata e avrebbero tentato di appiccare un incendio gettando materiale infiammabile all’interno dell’edificio.
Accuse e misure cautelari
Gli arrestati sono accusati di incendio doloso con movente razzista. Cinque persone sono state poste in custodia cautelare, mentre due sono state rilasciate con condizioni restrittive.
Un attacco all’inclusione e alla sicurezza
Questi attacchi, se confermati, rappresentano un atto di intolleranza e violenza inaccettabile. Colpire luoghi di culto o strutture ricettive con l’intento di incendiarle non solo mette a rischio la sicurezza delle persone, ma mina anche i principi fondamentali di convivenza civile e rispetto reciproco. È fondamentale che le autorità greche conducano indagini approfondite e garantiscano che i responsabili siano perseguiti con la massima severità, inviando un messaggio chiaro contro ogni forma di odio e discriminazione.