Un maggio nero per la cybersicurezza italiana
Secondo il report del Computer security incident response team (CSIRT) Italia, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il mese di maggio 2023 ha visto un’impennata degli eventi cyber nel nostro Paese, con un incremento del 148% rispetto ad aprile. Sono stati rilevati ben 283 eventi, tra attacchi informatici e incidenti, che hanno avuto un impatto su 175 soggetti nazionali.
Il settore maggiormente colpito è risultato essere quello della Pubblica Amministrazione centrale, con 72 eventi registrati. A seguire, si posizionano i trasporti con 40 eventi e le telecomunicazioni con 30 eventi.
Attacchi DDoS: l’Italia in testa all’Ue
Tra gli attacchi informatici registrati, i più frequenti sono stati quelli di tipo DDoS (Distributed denial of service), con ben 132 eventi. Questo tipo di attacco mira a sovraccaricare i server di un sito web, rendendolo inaccessibile agli utenti legittimi. L’Italia si posiziona al primo posto nell’Unione Europea per rivendicazioni di attacchi DDoS, e al quarto posto a livello mondiale.
Gruppi di hacker attivi
Il report evidenzia l’attività di alcuni gruppi di hacker, tra cui i russofoni NoName057 (con 16 attacchi attribuiti) e CyberArmyofRussia.
Un campanello d’allarme per la sicurezza nazionale
L’aumento degli attacchi informatici in Italia, soprattutto quelli DDoS, rappresenta un serio campanello d’allarme per la sicurezza nazionale. La Pubblica Amministrazione, settore strategico per il funzionamento del Paese, è stata particolarmente colpita, evidenziando la necessità di investimenti urgenti in misure di sicurezza informatica per proteggere le infrastrutture critiche e i dati sensibili. L’attribuzione di alcuni attacchi a gruppi di hacker con presunti legami con la Russia alimenta preoccupazioni riguardo a possibili azioni mirate con finalità destabilizzanti.