“National Gallery 200”: un viaggio nel cuore della galleria
Il 22 e 23 ottobre arriverà nelle sale cinematografiche “National Gallery 200”, un documentario che celebra il bicentenario della celebre galleria londinese. Diretto da Ali Ray e Phil Grabsky, il film ci porta in un viaggio coinvolgente all’interno di una delle più grandi gallerie d’arte al mondo, raccontando le storie di chi la vive quotidianamente e si è sentito toccato dalle sue opere.
Il documentario si distingue per la sua capacità di raccontare la National Gallery attraverso le voci di persone diverse: dal visitatore comune alla celebrità, dalla guardia di sicurezza al direttore della galleria. Tra le testimonianze, spiccano quelle della principessa Eugenie, figlia del duca di York, della giornalista Claudia Winkleman, dell’attore Michael Palin, del regista Terry Gilliam e della scrittrice Jacqueline Wilson. Ciascuno di loro condivide il proprio legame personale con la National Gallery e l’opera che più li ha colpiti.
“Pissarro. Il padre dell’impressionismo”: un’immersione nell’arte e nella vita di Pissarro
Il 19 e il 20 novembre sarà invece la volta di “Pissarro. Il padre dell’impressionismo”, diretto da David Bickerstaff. Il documentario ci accompagna alla scoperta della vita e dell’opera di Camille Pissarro, uno dei padri dell’impressionismo, attraverso la sua arte e la sua corrispondenza personale.
Il film si avvale di documenti come le lettere di Pissarro e il suo archivio conservato presso l’università di Parigi, oltre a offrire uno sguardo privilegiato sulle retrospettive dedicate all’artista dall’Ashmolean di Oxford e dal Kunstmuseum di Basilea. Tra gli esperti intervistati figurano Alexander Sturgis, Colin Harrison e Agnes Valenčak dell’Ashmolean, Josef Helfenstein, Jelle Imkampe e Olga Osadtsch del Kunstmuseum, e Claire Durand-Ruel dell’omonimo archivio parigino.
L’arte al cinema: un connubio vincente
“National Gallery 200” e “Pissarro. Il padre dell’impressionismo” rappresentano un’interessante iniziativa che porta l’arte sul grande schermo, rendendola accessibile a un pubblico più ampio. La scelta di raccontare le opere e le storie dietro di esse attraverso le voci di persone diverse, dai visitatori agli esperti, contribuisce a creare un’esperienza coinvolgente e multiforme. Questi documentari non solo offrono un’occasione per approfondire la conoscenza dell’arte, ma anche per esplorare il legame emotivo che le persone instaurano con le opere d’arte.