Il quesito referendario in Cassazione
Secondo quanto dichiarato da Peppe De Cristofaro, capogruppo di Avs e presidente del gruppo Misto del Senato, il quesito referendario per l’abrogazione totale della riforma sull’autonomia differenziata, promosso da Cgil, Uil, forze di opposizione e associazioni della società civile, sarà presentato domani in Cassazione. L’annuncio conferma quanto anticipato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante un’iniziativa a Bologna.
Divisioni interne alla destra sull’autonomia differenziata
De Cristofaro sottolinea le differenze di opinione all’interno della destra sul tema dell’autonomia differenziata, evidenziando come il presidente del Veneto, Luca Zaia, si mostri entusiasta del risultato ottenuto dal suo partito e abbia chiesto l’avvio immediato di una trattativa con lo Stato per l’applicazione della riforma in nove materie. Al contrario, alcuni governatori di regioni governate dalla destra esprimono dubbi e perplessità.Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, si è mantenuto silenzioso, mentre il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso seri dubbi e ha ricevuto richieste dalla sua regione di schierarsi con le altre regioni contrarie alla riforma. Anche il presidente della Basilicata, Vito Bardi, ha seguito a stretto giro le posizioni di Occhiuto.Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’unico governatore di Fratelli d’Italia tra i tre, ha dichiarato che non chiederà l’autonomia differenziata, essendo una diretta emanazione delle sorelle Meloni.
Un fronte di opposizione in crescita
L’annuncio del quesito referendario e le dichiarazioni di De Cristofaro evidenziano una crescente convergenza tra le forze di opposizione su temi chiave come il salario minimo, il reddito di cittadinanza e la battaglia contro l’autonomia differenziata. Questo potrebbe rappresentare un nucleo di unità politica su cui costruire una proposta alternativa al governo Meloni, anche se è ancora presto per dire se questa convergenza si tradurrà in una vera e propria coalizione.