La diffida di Piotta e le accuse al Premio Tenco
L’artista Tommaso Zanello, in arte Piotta, ha deciso di intraprendere azioni legali contro il Premio Tenco dopo l’esclusione del suo album “Na Notte Infame” dalla categoria ‘Miglior album in dialetto’. Tramite i suoi legali, Piotta ha inviato una diffida formale agli organizzatori, chiedendo l’accesso agli atti e la sospensione dell’assegnazione del premio per la categoria in questione.
Nella diffida, l’artista definisce l’esclusione “irragionevole, pretestuosa e anche incongrua da un punto di vista artistico”, sostenendo che l’album è “oggettivamente interpretato in dialetto romano”. I legali di Piotta hanno inoltre espresso disappunto per la mancata comunicazione preventiva dell’esclusione, che è stata resa nota solo dopo l’annuncio ufficiale dei finalisti, ritenendo che sarebbe stato più corretto escludere il lavoro prima dell’apertura delle operazioni di voto da parte dei giurati.
La replica del Club Tenco e la difesa del regolamento
Il Club Tenco, a sua volta, ha conferito mandato all’avvocato Davide Perrotta per replicare alla diffida di Piotta, definendo le accuse “infondate e lesive dell’immagine” dell’organizzazione. In una nota, il Club Tenco ha affermato la piena conformità del proprio operato al Regolamento delle Targhe Tenco, ribadendo l’infondatezza delle accuse di Piotta.
Secondo il Club Tenco, il regolamento del premio richiede, come requisito essenziale per la categoria ‘Miglior album in dialetto’, che le opere partecipanti contengano almeno la metà dei brani in dialetto. L’organizzazione sostiene che l’album di Piotta non soddisfa tale requisito, poiché, ad eccezione di un solo brano e di pochi vocaboli per ogni canzone, i brani sono cantati prevalentemente in italiano.
Il Club Tenco ha inoltre sottolineato la chiarezza del regolamento e della scheda di candidatura, dove si specifica che la scelta della categoria è responsabilità del candidato e che un’errata candidatura può portare all’annullamento dei voti.
Un caso di interpretazione del regolamento?
La vicenda solleva un interessante quesito sull’interpretazione del regolamento del Premio Tenco. Mentre Piotta sostiene che il suo album è oggettivamente in dialetto romano, il Club Tenco si basa su una lettura letterale del regolamento, che richiede una quota specifica di brani in dialetto. La questione pone in luce la difficoltà di definire in modo oggettivo l’utilizzo di un dialetto all’interno di un album musicale, aprendo un dibattito sul ruolo dei regolamenti e sulla loro interpretazione.