Indagini in corso dopo la morte di Clelia Ditano
Sono in corso le indagini dei carabinieri e dei tecnici dello Spesal per ricostruire la dinamica della morte di Clelia Ditano, 25enne deceduta a Fasano (Brindisi) dopo essere caduta nel vano ascensore di un palazzo in via Piave. La giovane è precipitata da un’altezza di oltre 10 metri nella notte tra domenica e lunedì.
I carabinieri hanno già ascoltato i genitori della vittima e acquisito i primi dati tecnici relativi all’ascensore, consultando anche i responsabili della ditta di manutenzione. L’ascensore è stato posto sotto sequestro per permettere di svolgere tutti gli accertamenti necessari a chiarire se si sia verificato un guasto tecnico e la ragione della mancata attivazione del sistema di sicurezza.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, Clelia Ditano, dopo essere salita al quarto piano del palazzo per lasciare la borsa ed altri effetti personali, avrebbe tentato di scendere al piano terra utilizzando l’ascensore. La giovane, però, è precipitata nel vuoto perché la cabina dell’ascensore non si trovava al quarto piano come lei credeva, ma in un’altra posizione.
Un tragico incidente con interrogativi aperti
La morte di Clelia Ditano è un evento tragico che solleva interrogativi sulla sicurezza degli ascensori e sulla necessità di controlli rigorosi per prevenire incidenti simili. Le indagini in corso dovranno chiarire se l’incidente sia stato causato da un guasto tecnico o da un errore umano, fornendo risposte alle famiglie della vittima e alla comunità.