L’incontro con le sorelline palestinesi
Papa Francesco incontrerà domenica mattina al Generali Convention Center due sorelline palestinesi, Maya e la sua sorella di quattro anni affetta da una grave patologia. Le due bambine, accompagnate dalla loro madre di 20 anni, sono giunte a Trieste con un volo umanitario della ong Save a child dell’inglese Sally Becker. Maya è nata a Trieste il primo maggio scorso, praticamente appena arrivata in città, mentre la sorella maggiore era già stata sottoposta a cure in ospedali del Cairo.
Le tre sono parte di un gruppo di 21 persone, tra bimbi e parenti, che erano in cura in ospedali al Cairo e che sono stati accolti in Italia per ricevere cure presso l’ospedale pediatrico Burlo Garofolo. Il loro arrivo è stato organizzato dalla ong Save a child, che si occupa di fornire assistenza ai bambini in situazioni di emergenza.
Le due bambine saranno accompagnate all’incontro con Papa Francesco da volontari della Comunità di Sant’Egidio.
Altri incontri privati del Pontefice
Oltre all’incontro con le sorelline palestinesi, Papa Francesco incontrerà in forma privata anche altre persone durante la sua visita a Trieste. Tra queste figurano 50 docenti e studenti dell’Università di Trieste, che celebra i suoi cento anni, rappresentanti di tutte le confessioni religiose della città, 50 migranti e 50 disabili.
La notizia degli incontri privati è stata diffusa a margine della serata di beneficenza “Nessun dorma”, organizzata dalla Fondazione Burlo Ets presso la Mib School of management di Trieste.
Un gesto di speranza e solidarietà
L’incontro di Papa Francesco con le due sorelline palestinesi e le altre persone rappresenta un gesto di speranza e solidarietà, un messaggio di attenzione verso le persone più fragili e in difficoltà. La scelta di incontrare persone provenienti da contesti diversi, come migranti e disabili, testimonia l’impegno del Pontefice per la giustizia sociale e l’inclusione.