Una missione di speranza a Karak
L’Ospedale Bambino Gesù ha portato a termine una missione di neuropsichiatria nell’Ospedale italiano di Karak, in Giordania, gestito dalle Suore Missionarie Comboniane. La missione, che ha visto la partecipazione dei medici Fabio Quarin e Giovanni Valeri, è stata resa possibile grazie ad una collaborazione tra i due ospedali iniziata nel 2013, dopo un’interruzione di due anni.
La missione ha ricevuto il supporto dell’Associazione Alessandro Parini, nata in memoria di un giovane avvocato scomparso in un attentato a Tel Aviv, che si impegna a sostenere iniziative di formazione e sviluppo per chi è in difficoltà.
Secondo suor Adele Brambilla e suo Alessandra Fumagalli, le famiglie percorrono anche 300-400 chilometri per un consulto all’Ospedale italiano di Karak, trovando risposte che non ricevono altrove.
Un progetto a lungo termine
La collaborazione tra l’Ospedale Bambino Gesù e l’Ospedale italiano di Karak è iniziata nel 2013 con un appello radiofonico che offriva consulenze gratuite in neuropsichiatria e neuroriabilitazione pediatrica. Da allora, sono stati curati oltre 800 bambini e sono state effettuate circa 2300 visite.
Il presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Tiziano Onesti, ha assicurato che il progetto continuerà e sarà ampliato, con un programma di formazione più strutturato e l’utilizzo della telemedicina.
Interventi basati sulla famiglia e sulla comunità
Secondo Giovanni Valeri, responsabile UOS Disturbi dello spettro autistico, il progetto in Giordania si basa su tre criteri fondamentali:
- Un intervento basato sulla famiglia (family-centred), data la mancanza di strutture e la centralità del ruolo familiare nelle cure;
- Un intervento basato sulle risorse della comunità (community-based);
- Un intervento che mira a trasferire conoscenze e buone pratiche (capacity-building) sia ai genitori che ai terapisti locali.
Gli specialisti del Bambino Gesù sono stati presenti a Karak dal 20 al 28 giugno, visitando 45 pazienti, di cui 30 in follow-up, e svolgendo attività di formazione con due terapiste locali.
Una nuova missione in arrivo
È in programma una nuova missione dedicata alla neuroriabilitazione a Karak, che si svolgerà dal 9 al 15 luglio.
Un modello di cooperazione internazionale
La missione dell’Ospedale Bambino Gesù a Karak rappresenta un esempio positivo di cooperazione internazionale nel campo sanitario. L’impegno dell’ospedale non si limita a fornire cure mediche, ma si estende alla formazione di personale locale e al rafforzamento delle capacità del sistema sanitario locale. Questo approccio, che punta alla sostenibilità e al trasferimento di competenze, è fondamentale per garantire un impatto duraturo e significativo sulle comunità locali.