Dimissioni dopo polemiche sui social
Silvia Marcon, consigliere comunale di Conegliano (Treviso), si è dimessa dal suo incarico dopo appena dieci giorni dall’insediamento. La decisione è arrivata a seguito di polemiche scatenate da un commento pubblicato su Facebook, in cui la consigliera aveva definito “selezione naturale” le morti di pellegrini musulmani a La Mecca.
Marcon era subentrata nel gruppo consiliare di Forza Conegliano il 20 giugno scorso, a sostegno del sindaco Fabio Chiesa.
La dichiarazione del capogruppo
Christian Dal Bò, capogruppo di Forza Conegliano, ha confermato la notizia delle dimissioni, sottolineando come i social media, pur essendo uno strumento di comunicazione importante, possano essere facilmente strumentalizzati. Dal Bò ha affermato che “non sono ammessi errori salvo poi pagarne le conseguenze” e che Marcon, “a seguito di un improvvido commento all’interno di un post privato, ha riconosciuto subito la gravità di quanto con leggerezza annotato e ha deciso di dimettersi volontariamente dall’incarico, nella ferma volontà di non voler creare difficoltà al gruppo di fronte a un desiderio di strumentalizzazione”.
Le conseguenze dell’uso dei social media nella politica
Questo episodio evidenzia ancora una volta i rischi connessi all’utilizzo dei social media nella politica. Un commento superficiale, anche se espresso in un contesto privato, può avere conseguenze pubbliche molto gravi, come dimostra la vicenda di Silvia Marcon. La vicenda invita a riflettere sull’importanza di una comunicazione ponderata e responsabile da parte dei rappresentanti politici, soprattutto in un’epoca in cui le piattaforme social sono sempre più pervasive.