Dalle stanze di Palazzo Vecchio arriva un segnale forte e chiaro: Firenze punta con decisione sulla sharing mobility per disegnare il futuro dei trasporti urbani. L’amministrazione comunale ha approvato una delibera di indirizzo strategica che spiana la strada all’arrivo di nuove e consistenti flotte di veicoli in condivisione. Presto verranno pubblicati gli avvisi pubblici per individuare i gestori che porteranno sulle strade fiorentine fino a 1.000 automobili e 1.000 scooter, segnando un potenziamento significativo rispetto alla situazione attuale che vede un solo operatore per categoria con flotte ridotte. Una mossa che si inserisce in una visione più ampia di mobilità sostenibile, proprio mentre la città si prepara a dire addio ai monopattini in sharing a partire da aprile 2026.
Una Visione Strategica per la Mobilità del Futuro
La sindaca Sara Funaro ha sottolineato come l’iniziativa risponda a una precisa scelta di mandato: “L’obiettivo è andare incontro alle esigenze della città, delle cittadine e dei cittadini, senza venir meno al principio di sostenibilità. Come amministrazione abbiamo inserito nel programma di mandato la scelta di consolidare la sharing mobility promuovendo l’intermodalità con il trasporto pubblico“. Un concetto ribadito con forza dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che ha presentato la delibera. Secondo Giorgio, la mobilità condivisa non è solo un servizio complementare al trasporto pubblico, ma uno “strumento per ridurre l’uso dell’auto privata“, incentivando magari le famiglie a rinunciare al secondo o terzo veicolo di proprietà. L’obiettivo è ambizioso: rendere Firenze una città più vivibile, diminuire le emissioni inquinanti e ottimizzare l’uso degli spazi urbani, ancora congestionati da un alto numero di vetture private.
I Dettagli dei Nuovi Bandi: Flessibilità e Sostenibilità
I nuovi bandi, che resteranno aperti fino al raggiungimento del tetto massimo di 1.000 veicoli per categoria, delineano un servizio moderno e capillare. Ecco i punti salienti che caratterizzeranno la nuova era della sharing mobility fiorentina:
- Durata e Copertura: Le autorizzazioni avranno validità fino al 31 dicembre 2030, con possibilità di proroga. I servizi dovranno essere garantiti h24, 365 giorni l’anno, per un periodo minimo continuativo di 24 mesi, coprendo un’area operativa di almeno 50 kmq del territorio comunale.
- Flotte Minime: Per assicurare un servizio efficiente, ogni operatore dovrà mettere in campo una flotta minima di 50 veicoli. Questa soglia si abbassa a 30 mezzi nel caso in cui siano totalmente elettrici, un chiaro incentivo verso una mobilità a zero emissioni.
- Integrazione Tecnologica: Tutti gli operatori dovranno aderire alla piattaforma IF – Infomobilità Firenze, e i loro servizi saranno integrati nelle piattaforme MaaS (Mobility as a Service). Questo permetterà ai cittadini di avere, tramite un’unica app, una visione completa di tutte le opzioni di mobilità disponibili.
Car Sharing: Flusso Libero, Stazioni Fisse e Vantaggi per l’Elettrico
Il servizio di car sharing godrà di una notevole flessibilità. Sarà possibile operare sia in modalità free floating (a flusso libero, senza stalli di parcheggio predefiniti) sia con stazioni fisse, promuovendo anche soluzioni integrate presso hub di interscambio come parcheggi scambiatori e fermate della tramvia. Per incentivare l’utilizzo, sono confermate importanti agevolazioni:
- Accesso alla ZTL: I veicoli potranno entrare nella Zona a Traffico Limitato, previa iscrizione alla cosiddetta “lista bianca”.
- Parcheggio Facilitato: Sarà consentita la sosta gratuita negli spazi blu promiscui delle Zone a Controllo Sosta (ZCS) e, almeno per ora, anche negli stalli riservati ai residenti, sebbene l’amministrazione si riservi di rivedere questa concessione.
- Un Bonus per l’Elettrico: Le auto elettriche del car sharing avranno un vantaggio esclusivo: potranno circolare liberamente sulle corsie preferenziali, un privilegio negato agli altri mezzi in condivisione.
I requisiti tecnici per i veicoli saranno precisi: dovranno avere un’omologazione minima Euro 6 e rientrare in specifiche categorie (L6e-L7e, M1, N1), con almeno il 90% della flotta con una lunghezza inferiore ai 4,5 metri.
Scooter Sharing: Solo Elettrico e a Flusso Libero
Per quanto riguarda gli scooter, la direzione è una sola: 100% elettrico. Il servizio sarà esclusivamente a flusso libero, per garantire massima agilità negli spostamenti urbani. Una particolare attenzione è stata posta sulla sicurezza: ogni scooter dovrà essere equipaggiato con due caschi di cortesia (per conducente e passeggero) e relativi sottocaschi monouso, un dettaglio fondamentale per promuovere un utilizzo responsabile e sicuro del mezzo.
Un Nuovo Capitolo dopo lo Stop ai Monopattini
Questa decisa accelerazione su auto e scooter si inserisce in un contesto di riorganizzazione della micromobilità cittadina. La giunta ha infatti recentemente deliberato lo stop al servizio di monopattini in sharing a partire dal 1° aprile 2026. La decisione, come spiegato dalla sindaca Funaro e dall’assessore Giorgio, è maturata a seguito delle nuove normative nazionali (che impongono casco, targa e assicurazione) e delle persistenti criticità legate alla sicurezza stradale e al decoro urbano, come la sosta selvaggia e l’uso improprio dei mezzi. Firenze segue così l’esempio di altre grandi capitali europee come Parigi e Madrid. La scelta ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni operatori del settore che hanno evidenziato come i monopattini rappresentino un segmento in crescita della sharing mobility. Tuttavia, l’amministrazione ha scelto di concentrare le risorse sul potenziamento del bike sharing e, ora, su un robusto rilancio di auto e scooter condivisi, considerati più integrabili e gestibili nel tessuto urbano.
