Un nuovo approccio ai controlli sulle attività economiche
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitiva al decreto legislativo che semplifica i controlli sulle attività economiche, in attuazione della legge annuale per la concorrenza. Il provvedimento, frutto del lavoro congiunto dei ministri per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, introduce un nuovo approccio nei rapporti tra autorità e imprese.
Il decreto punta a razionalizzare i controlli, passando da una logica sanzionatoria a un approccio collaborativo basato sulla fiducia reciproca. Le imprese più virtuose saranno premiate con un bollino di basso rischio, incentivando comportamenti virtuosi.
Le parole dei ministri
“Dalla logica sanzionatoria si passa alla prevenzione degli illeciti sulla base di una fiducia reciproca che incentiva i comportamenti virtuosi in un’ottica di premialità”, ha dichiarato il ministro Zangrillo, sottolineando che il decreto non aumenta né riduce i controlli, ma li ottimizza, rendendoli più efficaci grazie a un migliore utilizzo delle risorse.
“Finalmente il nostro Paese si dota di un nuovo sistema di controlli sulle attività economiche, più razionali ed efficaci, che avvia un nuovo approccio collaborativo tra la pubblica amministrazione e il tessuto produttivo”, ha commentato il ministro Urso, definendo la riforma “sfidante e innovativa, attesa da oltre dieci anni”. Il ministro ha ribadito l’impegno del governo a stare dalla parte di chi produce, con una visione dello Stato alleato delle aziende, non vessatorio.
Un passo verso una maggiore efficienza e collaborazione?
L’introduzione di un sistema di controlli collaborativi rappresenta un passo interessante verso una maggiore efficienza e un rapporto più costruttivo tra Stato e imprese. La premialità per le aziende virtuose potrebbe incentivare comportamenti etici e trasparenti, contribuendo a migliorare il clima di fiducia e collaborazione all’interno del sistema economico. Tuttavia, è fondamentale che il sistema di valutazione del rischio sia trasparente e oggettivo, per evitare discriminazioni e favoritismi.