Un viaggio alla scoperta dei tesori nascosti d’Italia
Il Ministero della Cultura ha deciso di aprire le porte del suo vasto patrimonio artistico e culturale al grande pubblico, inaugurando una nuova rubrica sui social media chiamata “Scopri i tesori della #Cultura ed esplora la bellezza del nostro patrimonio”. A partire da oggi, ogni lunedì, il Ministero svelerà un nuovo tesoro spesso ignorato dal pubblico, portando alla luce la ricchezza e la diversità del patrimonio italiano.
Il Codice di Santa Marta: uno sguardo sulla storia nobiliare di Napoli
La prima settimana della rubrica è dedicata al Codice di Santa Marta, un prezioso documento conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli. Questo codice, databile tra il XV e il XVII secolo, è una raccolta di stemmi appartenenti ai membri del Collegium Disciplinatorum Sanctae Marthae, una prestigiosa confraternita che aveva sede nella chiesa di Santa Marta, situata nel cuore antico di Napoli.
Il codice, restaurato nel 2001 dal Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato, è composto da fogli di pergamena minati con gli stemmi degli illustri membri della confraternita. Tra questi, si possono ammirare gli stemmi degli ultimi sovrani angioini e aragonesi, dei vicerè spagnoli e dei rappresentanti delle principali famiglie nobiliari del Regno.
Un’iniziativa lodevole per la valorizzazione del patrimonio culturale
L’iniziativa del Ministero della Cultura è sicuramente lodevole. L’utilizzo dei social media per promuovere il patrimonio culturale italiano è una strategia intelligente per raggiungere un pubblico ampio e variegato, soprattutto le nuove generazioni. La scelta di mettere in luce tesori spesso dimenticati, come il Codice di Santa Marta, contribuisce a far conoscere al pubblico la ricchezza e la complessità del patrimonio italiano, stimolando l’interesse e la curiosità verso la storia e l’arte del nostro Paese.