Calenda boccia l’ammucchiamento con chi non sostiene le armi all’Ucraina
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha espresso la sua netta contrarietà ad alleanze politiche con forze che non sostengono l’invio di armi all’Ucraina. In un’intervista a “L’Aria Che Tira” su La7, Calenda ha dichiarato: “Io non ho intenzione di partecipare ad ammucchiate con gente che non vota le armi all’Ucraina”.
Collaborazione con Schlein solo su temi concreti
Nonostante la posizione netta sulle armi, Calenda ha comunque espresso la sua disponibilità a collaborare con la segretaria del PD, Elly Schlein, su temi concreti come sanità e salari: “Ho detto a Schlein c’è un lavoro da fare su sanità e salari, su cose concrete lavoreremo sempre insieme”, ha affermato.
Critica a comitati di liberazione nazionale e referendum
Calenda ha poi espresso un giudizio negativo sull’idea di comitati di liberazione nazionale o referendum, ritenendoli inutili e probabilmente destinati al fallimento: “Se si fanno comitati di liberazione nazionale o referendum che “con ogni probabilità” verranno bocciati, questa roba non si può vedere”, ha concluso.
Posizioni politiche e alleanze
Le dichiarazioni di Calenda evidenziano la crescente polarizzazione del panorama politico italiano, con posizioni nette e difficilmente conciliabili su temi cruciali come il sostegno all’Ucraina. La sua apertura alla collaborazione con Schlein su temi sociali, pur rimanendo fermo sulla questione delle armi, potrebbe suggerire la possibilità di un’alleanza strategica su alcuni temi specifici, ma non su un’agenda politica complessiva.