Un italiano su cinque investe in fondi comuni
Secondo l’osservatorio di Assogestioni, ben 11,1 milioni di italiani hanno sottoscritto fondi comuni di investimento, per un valore complessivo di 546 miliardi di euro. Questo dato rappresenta un tasso di partecipazione del 18,8%, il che significa che quasi 1 italiano su 5 affida almeno una parte dei propri risparmi a questa tipologia di strumento finanziario.L’investimento medio si attesta a 49.000 euro, ma varia in base al tipo di fondo: per i fondi italiani il valore medio è di 30.000 euro, mentre per i fondi esteri si arriva a 55.000 euro, con un investimento medio di 55.000 euro per i fondi cross border.
Il gap generazionale e le preferenze di investimento
L’età media dei sottoscrittori è di 61 anni, con una forte presenza della generazione dei Boomers (41% del totale). Seguono la Generazione X (29%), le generazioni più anziane (ultra 78enni) con il 16% e infine i risparmiatori più giovani (Millennials e Generazione Z) con una partecipazione più contenuta (15%).Per quanto riguarda le modalità di investimento, il versamento unico (Pic) è la forma prevalente, scelta dal 62% dei risparmiatori. I piani di accumulo (Pac) rappresentano il 21% delle scelte, mentre la forma mista è scelta dal 17%. Tuttavia, queste percentuali sono influenzate dallo spaccato per età, con comportamenti differenti tra under 40 e generazioni più anziane.
Un Paese spaccato in due: il Nord Italia guida l’investimento
Dal punto di vista geografico, il 64% dei sottoscrittori di fondi comuni di investimento risiede nel Nord Italia. L’Emilia-Romagna si distingue con il tasso di partecipazione più alto, pari al 29,3%.
Un’opportunità per il futuro?
I dati evidenziano un interesse crescente nei confronti dei fondi comuni di investimento, in particolare da parte delle nuove generazioni. Questo potrebbe essere un segnale positivo per il futuro del settore, in quanto indica una maggiore consapevolezza e propensione al risparmio a lungo termine da parte dei giovani. Tuttavia, è importante che gli investitori siano consapevoli dei rischi e delle opportunità associate a questa tipologia di investimento, e che si affidino a professionisti qualificati per una consulenza adeguata.