Una giornata di commemorazione
La città di Viareggio si è stretta intorno ai familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, in occasione del 15° anniversario del disastro. Circa un migliaio di persone hanno partecipato alla marcia commemorativa, che ha visto una serie di eventi durante la giornata.
La giornata è iniziata con una messa presso il cimitero della Misericordia, celebrata dall’arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti, alla presenza del vicesindaco Valter Alberici. Nel pomeriggio, si è tenuta una lettura a quattro voci presso la Chiesina dei Pescatori, intitolata “Non c’è mai silenzio”, seguita da un corteo che ha percorso le vie cittadine.
Il corteo si è fermato presso la sede della Croce Verde, danneggiata la notte della strage, e ha raggiunto la “Casina dei Ricordi” in via Ponchielli. Qui, alle ore 23:48, sono stati letti i nomi delle 32 vittime.
L’appello dei familiari per la giustizia
Daniela Rombi, presidente dell’associazione “Il Mondo che vorrei”, ha espresso il dolore dei familiari per la perdita delle loro persone care e ha sottolineato l’attesa per la giustizia. Rombi ha ricordato che la famiglia attende ancora la pubblicazione delle motivazioni della sentenza bis di Cassazione, che ha rinviato l’appello tris per rideterminare le pene.
“Non possiamo più attendere”, ha affermato Rombi, sottolineando che, nonostante la condanna dei massimi responsabili delle aziende coinvolte nella strage, si sta cercando di evitare la loro incarcerazione.
Il peso del ricordo e la ricerca della verità
Il 15° anniversario della strage ferroviaria di Viareggio è un momento di profonda commozione e di riflessione. Il ricordo delle vittime è ancora vivo nella città e nei cuori dei familiari, che continuano a lottare per la verità e per la giustizia. La vicenda, segnata da ritardi giudiziari e da una lunga attesa per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, evidenzia la complessità del percorso per ottenere giustizia dopo una tragedia di tale portata.