Accuse di lavoro forzato e discriminazione
Kanye West, o Ye come si fa chiamare ora, è finito al centro di una causa legale intentata da alcuni dipendenti che lo accusano di aver creato un ambiente di lavoro inumano e discriminatorio. Secondo le carte del tribunale visionate da TMZ, il rapper e Milo Yiannopoulos, ex capo del personale della YZY, sono accusati di aver fatto promesse di pagamento false ai dipendenti, sia adulti che minorenni, costringendoli a lavorare per un numero di ore esagerato. Le accuse parlano di un clima di lavoro denigratorio, con battute razziste e frasi offensive nei confronti dei dipendenti, definiti “nuovi schiavi”.
La causa sostiene che i manager, per lo più bianchi, hanno utilizzato un linguaggio razzista e denigratorio nei confronti dei dipendenti, spesso discriminandoli in base all’età, alla razza, al genere, all’orientamento sessuale e all’origine, usando emoji di faccette nere o marroni per i dipendenti di colore e definendo un minorenne “school shooter”.
Lo sviluppo dell’app di musica in streaming e il lancio di Yeezy Porn
La vicenda sarebbe iniziata nella primavera di quest’anno, quando Kanye West ha deciso di lanciare una app di musica in streaming per promuovere i suoi album in modo indipendente da piattaforme come Spotify e Apple Music. Per questo progetto, ha assunto un gruppo di sviluppatori, tra cui alcuni ragazzi di 14 anni, che lavoravano da remoto in costante contatto con West, Yiannopoulos e il resto della squadra attraverso Discord, Zoom e Slack.
In aprile, Yiannopoulos avrebbe promesso ai dipendenti 120.000 dollari per il completamento dell’app, mentre ai minorenni è stato chiesto di firmare un accordo di volontariato. Sempre ad aprile, West ha annunciato il lancio di una casa di produzione di film a luci rosse chiamata Yeezy Porn, chiedendo consulenza a Mike Moz, ex marito di Stormy Daniels. Per “ispirare” i lavoratori in questa nuova impresa, Bianca Censori, moglie di West, avrebbe inviato a un lavoratore un link di file-sharing con video hardcore, che avrebbero potuto essere visualizzati anche dai minori.
Il mancato pagamento e la denuncia
Nonostante l’app sia stata consegnata il primo maggio, i pagamenti ai dipendenti non sono mai arrivati. Questo ha portato alla denuncia legale, che chiede il risarcimento dei salari non pagati, degli straordinari e per i danni emotivi subiti dai dipendenti.
Anche se le accuse riguardano anche Bianca Censori, la moglie di West, non figura tra gli imputati della causa.
Un’ombra oscura sul mondo del rap
Le accuse contro Kanye West gettano un’ombra oscura sul mondo del rap, sollevando interrogativi sulla cultura del lavoro e sull’ambiente che si crea intorno a figure di spicco come lui. È importante ricordare che queste sono solo accuse e che West ha il diritto di difendersi in tribunale. Tuttavia, la vicenda evidenzia la necessità di un maggiore controllo e di un’attenzione particolare alle condizioni di lavoro, soprattutto quando si tratta di dipendenti vulnerabili come i minorenni.