Assunzioni dirette e proteste sindacali
La vicenda ha preso il via lo scorso maggio, quando la Rappresentanza sindacale unitaria della Direzione Radio ha denunciato l’assunzione diretta di programmisti multimediali di primo livello, con il ruolo di regista, tramite una selezione curata dalla società Adecco. La modalità di reclutamento ha suscitato proteste in Rai, bypassando le rivendicazioni del personale Rai, gli accordi di giusto contratto, la stabilizzazione dei precari e le liste di disoccupazione, come denunciato da diversi sindacati, tra cui Snater e Conf.Sal-Libersind.
I nomi coinvolti e le loro connessioni
Tra gli assunti figura Matteo Tarquini, figlio di Giovanni, amico di vecchia data dell’amministratore delegato Roberto Sergio, che gli ha fatto anche da testimone di nozze. Tarquini, con precedenti esperienze a Radio Rai, è stato assunto con un contratto di primo livello. Un altro assunto è Ferdinando Colloca, body painter e dj, in arte ‘Mr Ferdy il Guru’, assegnato alla Direzione Intrattenimento Day Time. Colloca, legato per motivi di affari alla famiglia Spada, è stato militante di Casapound ad Ostia e candidato alle regionali. È fratello di Salvatore, esponente di Fratelli d’Italia e poi Lega, che lavora come programmista regista in Rai, e di Gaetano, anch’egli dipendente Rai nell’area digital.
L’audit della Rai e le reazioni politiche
A seguito della pubblicazione dell’articolo su Repubblica.it, la Rai ha avviato un audit per tutelare l’azienda e la figura dell’Amministratore Delegato. L’opposizione politica ha espresso forti critiche, accusando di “familismo” e “metodi da vecchia politica”, chiedendo un’analisi approfondita della vicenda in Commissione di Vigilanza. Il Movimento 5 Stelle ha definito la situazione “di una gravità inaudita” se venisse confermata la “parentopoli” in Rai. Anche Verdi e Sinistra, oltre a Maria Elena Boschi di Italia Viva, hanno sollevato dubbi sulle modalità di assunzione, chiedendo chiarezza sui criteri adottati e sul mancato rispetto delle graduatorie. Il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, ha denunciato un ritorno ai “metodi della vecchia politica” con assunzioni di amici e parenti, dopo anni di concorsi e stabilizzazioni dei precari in Rai.
Trasparenza e merito nelle assunzioni
La vicenda solleva interrogativi sulla trasparenza e sul merito nelle assunzioni in Rai. L’utilizzo di una società privata per la selezione del personale e i presunti legami familiari tra alcuni assunti e l’amministratore delegato alimentano dubbi sulla correttezza delle procedure. È fondamentale che la Rai garantisca la massima trasparenza e che le assunzioni avvengano secondo criteri di merito e competenza, garantendo un trattamento equo a tutti i candidati.