Il legame di Bellocchio con Pascoli
Il regista Marco Bellocchio, durante la presentazione in anteprima nazionale del volume “Una dolorosa immobilità. La vita di Giovanni Pascoli in una sceneggiatura interrotta” a San Mauro Pascoli, ha espresso il suo profondo legame con il poeta, definendosi “un pascoliano infinito”.
Bellocchio ha raccontato di aver conosciuto Pascoli fin da bambino, durante gli anni scolastici, imparando a memoria poesie come “Cavalla storna”, “10 agosto” e “L’Aquilone”. Ha descritto Pascoli come un “grande poeta che non ha avuto un momento di felicità”, sottolineando il peso che la prigione, durante il periodo di impegno socialista con Andrea Costa, ha avuto sulla sua vita. Secondo Bellocchio, la prigione ha segnato una svolta decisiva per Pascoli, spingendolo ad abbandonare la militanza politica per dedicarsi allo studio e alla cura delle sorelle, creando un “nido familiare” per difendersi dal mondo esterno.
Il film su Pascoli mai realizzato
Bellocchio ha poi svelato i retroscena di un film su Pascoli mai realizzato, commissionato dalla Rai negli anni ’80. La sceneggiatura, scritta da Vincenzo Consolo, era stata discussa con Vincenzo Cerami e lo stesso Bellocchio, che avrebbe dovuto dirigerlo. Tuttavia, il progetto fu abbandonato perché, come ha spiegato il regista, coincideva con il tema di “Salto nel vuoto”, film da lui diretto che trattava il rapporto tra fratello e sorella, rendendo superfluo un nuovo progetto su un tema simile.
Bellocchio ha anche rivelato che avrebbe visto bene Michele Placido nel ruolo di Pascoli, visto che l’attore era uno dei protagonisti di “Salto nel vuoto”
Il futuro di un film su Pascoli
Alla domanda se in futuro realizzerà un film su Giovanni Pascoli, Bellocchio ha risposto che è difficile, data la sua età e i suoi impegni. Tuttavia, ha ribadito la sua profonda ammirazione per il poeta, definendolo un “gigante della letteratura” e un “poeta straordinario”.
L’eredità di Pascoli
Le parole di Bellocchio ci ricordano l’importanza di Giovanni Pascoli nel panorama letterario italiano. La sua poesia, spesso intrisa di dolore e malinconia, è stata capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano, esplorando temi universali come la famiglia, la morte e la memoria. Il legame profondo di Bellocchio con il poeta testimonia la capacità di Pascoli di attraversare il tempo e di continuare ad affascinare le nuove generazioni.