Rapina violenta alla Mondialpol
Nella serata di ieri, intorno alle 20:30, un gruppo di banditi armati ha preso d’assalto il caveau della società di sicurezza Mondialpol, situata alla periferia di Sassari. L’azione è stata condotta con violenza e precisione, dimostrando una pianificazione accurata da parte dei criminali.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi sono riusciti ad entrare nella struttura della società di sicurezza sfondando un muro con la benna di un mezzo meccanico, segno di una preparazione logistica non indifferente. Una volta all’interno, hanno fatto fuoco per intimorire le guardie giurate presenti, mostrando una spietata determinazione nel raggiungere il loro obiettivo.
L’azione è stata rapida ed efficace: i banditi sono riusciti a impossessarsi del denaro custodito nel caveau, per poi dileguarsi con un bottino ancora da quantificare.
Fuga rocambolesca e scontri con le forze dell’ordine
Per favorire la loro fuga, i banditi hanno incendiato diverse autovetture, creando un ostacolo infuocato che ha bloccato le vie di accesso alla zona, rallentando l’arrivo delle forze dell’ordine. La scelta di incendiare le auto dimostra una strategia ben precisa, finalizzata a rallentare l’inseguimento e a guadagnare tempo per la fuga.
Durante la loro fuga, i malviventi hanno aperto il fuoco contro un’auto dei carabinieri che si è incrociata con la loro traiettoria. Fortunatamente, non si registrano feriti a seguito dello scontro a fuoco, ma l’episodio conferma la pericolosità dei criminali e la loro spietata determinazione a non essere catturati.
Un colpo ben pianificato
La rapina al caveau della Mondialpol sembra essere stata pianificata nei minimi dettagli, con l’utilizzo di mezzi pesanti per sfondare le barriere e armi da fuoco per intimidire le guardie giurate. Questo tipo di azione richiede un’organizzazione complessa e una conoscenza approfondita del luogo e delle procedure di sicurezza. La scelta di incendiare le auto e di sparare contro i carabinieri dimostra una chiara volontà di impedire l’arresto e di fuggire con il bottino.