Lo Cicero: “Rinunciare alla Nazionale è inaccettabile”
Andrea Lo Cicero, figura storica del rugby italiano con 103 presenze in Nazionale, non ha nascosto la sua delusione per la scelta di Jannik Sinner di non prendere parte alle Finali di Coppa Davis. Ospite a Radio1 Sport Rai, Lo Cicero ha espresso un giudizio severo: “Mi dispiace, è un no alla propria Nazionale, e se lo fai nel rugby vieni squalificato”.
L’ex pilone ha sottolineato l’importanza del rispetto verso il Paese: “Penso che sia una questione di rispetto nei confronti del Paese. È vero che Sinner ha giocato tanto, è vero che i tornei sono molto lunghi e quindi ha bisogno di riposo, nessuno lo mette in dubbio, però poteva gestire in maniera diversa la cosa”.
“Il tennis in Davis è un gioco di squadra”
Lo Cicero ha evidenziato la natura di squadra della Coppa Davis, nonostante il tennis sia uno sport individuale: “Tutti gli sport di squadra sono composti da singoli, che contribuiscono alla composizione del gruppo e la stessa cosa vale anche per il tennis, in Davis si lavora di squadra”.
L’ex azzurro ha poi aggiunto: “Ripeto, mi dispiace perché in questo contesto lui sta lasciando la sua squadra. E poi lui rappresenta un esempio per tantissimi giovani. Mi auguro che Sinner possa rivedere la sua posizione e possa rappresentare l’Italia senza ulteriori problemi. Lo farei ragionare, gli farei capire quanto è importante che lui partecipi agli impegni in maglia azzurra. Probabilmente deve essere anche incoraggiato”.
Polemiche e precedenti: un tema ricorrente nello sport italiano
La rinuncia di Sinner alla Coppa Davis riaccende un dibattito ricorrente nello sport italiano, ovvero il rapporto tra gli atleti di punta e la maglia azzurra. In passato, anche altri sportivi di alto livello sono stati criticati per scelte simili, alimentando discussioni sull’importanza della rappresentanza nazionale e sul dovere degli atleti verso il proprio Paese. Il caso di Sinner, data la sua giovane età e il suo ruolo di modello per molti giovani, assume un significato ancora più rilevante.
Un equilibrio difficile tra ambizioni personali e dovere nazionale
La posizione di Sinner è comprensibile, considerando il calendario fitto e le pressioni a cui è sottoposto un atleta di vertice. Tuttavia, la rinuncia alla Coppa Davis, seppur legittima, solleva interrogativi sul peso che gli atleti attribuiscono alla maglia azzurra e sull’importanza di trovare un equilibrio tra ambizioni personali e dovere nazionale. La speranza è che Sinner possa riconsiderare la sua posizione in futuro, consapevole del ruolo di esempio che riveste per tanti giovani appassionati di sport.
